Lavorare in Tesla può essere alla portata di tutti: diplomati e non. Ma a condizione che si possieda un’approfondita conoscenza di tutto ciò che ruota intorno al mondo del machine learning e dell’intelligenza artificiale.
Parola di Elon Musk, che perfino nel ricercare nuovi collaboratori si è dimostrato, per l’ennesima volta, personaggio fuori da ogni schema. Se c’è infatti una cosa a cui il visionario di Pretoria ha sempre dimostrato di non dare peso sono i titoli di studio. E ciò, nonostante lui stesso vanti due lauree, in fisica ed economia, rispettivamente al College of Arts and Sciences e alla Wharton School of Business dell’Università della Pennsylvania. Perché ai suoi occhi ciò che conta davvero è il guizzo, la scintilla, il genio personale. Ne sa qualcosa, tra gli altri, il social media manager Adam Koszary, assunto in Tesla lo scorso maggio per il solo merito di aver divertito l’istrionico imprenditore postando la foto di una pecora sul profilo Twitter di un museo inglese.
L’intelligenza artificiale
Che per lavorare al suo fianco non fosse strettamente necessario possedere una laurea, Musk lo aveva fatto capire più volte. Domenica, però, lo ha ribadito ufficialmente. «In Tesla utilizzare l’intelligenza artificiale per consentire la guida autonoma non è solo la ciliegina sulla torta, è la torta stessa»: questo l’incipit dell’annuncio di lavoro diffuso via Twitter. «Unisciti all’intelligenza artificiale di Tesla! Risponderai direttamente a me, ci incontreremo, ci scriveremo o scambieremo e-mail quasi tutti i giorni. Le mie azioni, non solo le mie parole, mostrano quanta importanza io attribuisca all’intelligenza artificiale (benigna)». Appena di seguito, il link al sito ufficiale attraverso cui far pervenire la propria candidatura. Uniche informazioni richieste, il nome, l’e-mail e una risposta alla domanda «Quale lavoro eccezionale hai già svolto?».
Non serve nemmeno il diploma...
Del titolo di studio, dunque, nessuna traccia. Così, a un utente che gli domandava se un dottorato in materia potesse essere sufficiente, Musk ha risposto: «Un dottorato è assolutamente non richiesto. (…) Non preoccuparti se non hai neppure un diploma di scuola superiore». Facile ipotizzare la reazione dell’interlocutore, dopo tanti anni spesi sui libri. Ma nella misura in cui un brillante percorso di studi può garantire lo sviluppo di solide competenze, tutto sembra riguadagnato. Perché se da una parte, come precisato tra i commenti dallo stesso Ceo, «il background scolastico è irrilevante», dall’altra i selezionati saranno anche chiamati a «superare severi test di coding». L’ultimo passo prima entrare a far parte di una delle aziende più innovative del pianeta, anche se tra i banchi di scuola non ci si è poi seduti a lungo.
di Alessandro Vinci
Fonte:https://www.corriere.it/economia/aziende/20_febbraio_10/elon-musk-offre-lavoro-twitter-non-mi-servono-laureati-c15cf0c6-4be3-11ea-91c6-061fa519fab0.shtml
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