Franchising, retail, business
23/07/2014
Presentato ieri, 22 luglio, a Piazza Affari il sesto Osservatorio Pmi di Global Strategy. Questa volta l'indagine sulle eccellenze italiane si è focalizzata sull'innovazione digitale. Tra le case history, unica della moda all'appuntamento milanese, Fabiana Filippi.
L'azienda umbra del womenswear, per la terza volta nella lista delle Pmi eccellenti individuate dalla società di consulenza Global Strategy, ha investito nella digitalizzazione del processo produttivo e della comunicazione, come ha detto il fondatore, Mario Filippi, interventuo alla presentazione del report. «Il nostro prodotto - ha spiegato - è tracciato dalla nascita fino alla spedizione: ha un codice a barre che segue la sua storia finché non viene venduto».
Sul fronte della comunicazione, la Fabiana Filippi ha rinnovato il sito aprendosi al mondo dei social media. «Contiamo tra le 700 e le 1.000 view giornaliere - specifica l'imprenditore -. Si tratta di un'esperienza positiva, che ci permette di "mappare" il consumatore italiano ed estero e su cui continueremo a investire». Sull'e-commerce, invece, Filippi è negativo: il canale virtuale non permette di esprimere al meglio i plus del brand - creatività, qualità e vero made in Italy - e quindi di spiegare il perché di un dato prezzo per l'alto di gamma. «Anche ai nostri rivenditori - conclude - consigliamo di non optare per il web».
L'indagine presentata nella sede di Borsa Italiana, con il contributo della società di gestione del risparmio Schroders e lo studio legale Negri-Clementi, ha individuato 327 Pmi eccellenti in Italia, all'interno di un campione di 8mila piccole e medie imprese (con un fatturato tra i 20 e i 250milioni di euro). Di queste, 34 appartengono al tessile-abbigliamento-calzature, segmento al quarto posto nella lista generale, dopo la meccanica (55 imprese), la metallurgia (48) e i servizi (44).
Tra il 2008 e il 2012 le virtuose sono state in grado di crescere a un ritmo tre volte superiore rispetto alla media del settore di riferimento e a raddoppiare il reddito operativo. In più, per il 2014 prevedono di diventare ancora più eccellenti: +9% il valore della produzione atteso e un +12% il risultato operativo. La crisi le ha portate a rivedere i fattori critici di successo, con un maggiore focus sulla centralità del prodotto e la capacità di prevedere il mercato. L'internazionalizzazione e la capacità di innovare restano per tutte strategiche.
Lo sviluppo di piattaforme digitali può sostenere lo sviluppo all'estero per circa i 3/4 del campione di Global Strategy. Le Pmi eccellenti utilizzano le tecnologie digitali in numero superiore alla media del comparto di riferimento, ma con un approccio tradizionale e limitato. Il 100% ha un sito web istituzionale (per il 93% dei casi multilingua e per il 64% ristrutturato negli utlimi tre anni). Solo il 46% degli interpellati è attivo sul fronte dei social media, il 29% ha sviluppato un'applicazione mobile, il 29% prevede servizi digital pre e post vendita e il 15% vende online.
Gli investimenti in piattaforme digitali sono però previsti in crescita, in parallelo con una maggiore consapevolezza che si tratti di strumenti necessari per competere. I progetti delle eccellenti investono aree come lo sviluppo di prodotti, la gestione e condivisione dei dati, l'e-commerce evoluto e l'ottimizzazione della supply chain.
Fonte: fashionmagazine.it