Franchising, retail, business
22/09/2014
Trentenni in cerca di casa: un contratto a tempo indeterminato da 1.500 euro, un co. co. pro da 1.200. Slalom inutile tra perizie, garanti e polizze
MILANO - "Buongiorno, siamo una coppia di trentenni e vogliamo comprar casa, la nostra prima casa". Comincia così il nostro calvario che quasi ti passa la voglia, tre giorni di pellegrinaggio in dodici istituti di credito: grandi banche nazionali e internazionali, Casse di risparmio e banche popolari. Una simulazione per capire se l'accesso al credito è un'opportunità reale o un miraggio.
Presentiamo queste credenziali, che tutto sommato non sono neanche male per due giovani diventati adulti all'epoca della grande crisi economica: un contratto a tempo indeterminato da 1.500 euro netti al mese per lui, un contratto a progetto da 1.200 euro al mese per lei, rinnovato da tre anni di anno in anno. Entrambi laureati, entrambi senza altri prestiti sulle spalle. La casa costerebbe 200mila euro, un bilocale in un quartiere della semi-periferia milanese. Siamo riusciti a racimolare 50mila euro, sommando i nostri risparmi all'aiuto di genitori e parenti. Insomma, ce ne servono 150mila per raggiungere l'obiettivo. Girando su Internet ci siamo accorti che scegliendo un tasso variabile e dandoci un orizzonte di vent'anni, la rata verrebbe a costare intorno agli 800 euro al mese: meno dell'affitto che paghiamo oggi.
"Per capirci dall'inizio, siete tutti e due assunti, giusto?". È la prima domanda, secca. Ovunque.
Perché il vero problema è chiaro subito: "Servono due contratti "veri"". E noi (appunto) ne abbiamo solo uno. "Purtroppo per noi il co. co. pro è come se non esistesse". Tradotto, tutti i preventivi prendono in considerazione un unico nominativo e una sola cifra: il beneficiario dei 1.500 euro, quelli sicuri.