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Moda, passione low cost

Moda passione low cost

17/10/2014
Secondo un’indagine della società Reputation Manager, un italiano su due considera i marchi low cost in maniera positiva. Ecco le testimonianze di dieci di voi
Agli italiani la moda piace sempre più cheap & chic. Con la quota di persone che comprano capi low cost che, secondo un’indagine di Confesercenti Swg, è più che triplicata durante la crisi, passando dal 14% al 44%. Una rivoluzione arrivata anche nello Stivale grazie a marchi come Zara, H&M o Terranova che hanno lanciato la sfida al mondo del lusso con abiti trendy, spesso ispirati alle collezioni appena viste in passerella, e proposti a prezzi accessibili a tutti. Ponendo fine ai tempi in cui si passavano ore davanti alla tv a guardare le sfilate sospirando e immaginandosi con addosso capi che quasi sempre non ci si poteva permettere. Un fenomeno ormai dilagante, tanto che in Italia dovrebbe sbarcare entro il 2015 anche Primark, catena inglese considerata "il tempio della moda low cost".

Sull’onda dell’esempio di attrici, cantanti e volti noti che hanno fatto del “carino ma poco costoso” un tema ricorrente nel loro guardaroba.
A caccia di occasioni
E gli italiani sembrano apprezzare, tanto che, secondo un’indagine di Reputation Manager, società specializzata nell’analisi della reputazione on line di aziende e figure di rilievo pubblico, che ha analizzato le conversazioni on line su tre brand molto diffusi in Italia come Zara, H&M e Terranova, il sentiment dei clienti è positivo nel 46% dei casi. In particolare, il tema più discusso è quello della qualità (31%), che si colloca prima del pricing (16%) e della distribuzione (14%). Con le criticità che non mancano (per il 27% del campione) rispetto alla effettiva qualità dei prodotti, dai materiali alle rifiniture, ma si tratta di un aspetto che il più delle volte passa in secondo piano a favore del prezzo competitivo e di un design accattivante.
A vincere la sfida sul piano delle conversazioni online è in particolare H&M (42%) con una percentuale maggiore di contenuti rispetto a Zara (30%) e Terranova (28%). H&M e Terranova risultano inoltre i brand più amati nel Paese, con rispettivamente il 48% e il 45% di opinioni positive.
Dati che disegnano un nuovo modo di interpretare la moda, influenzato negli ultimi anni anche dall’avvento dell’e-commerce e dalla riscoperta di canali di acquisto alternativi, non solo catene di pronto moda, ma anche negozi dell’usato, bancarelle e mercatini di quartiere.
Più low cost o amanti dell’alta qualità? Sognatrici addicted delle sfilate o alla ricerca di uno stile più personale?
Ecco le testimonianze di dieci di voi.

Chiara, 38 anni
“Mi piace la moda, da sempre! Seguire le sfilate, scoprire quali saranno i must have della stagione ... anche se poi preferisco giocare e mixare con tessuti e capi che ritengo adatti a me”, racconta Chiara. “Sono Zara e H&M dipendente, ma adoro girovagare e recuperare ‘perle uniche’ in negozietti e mercatini. Ho la fortuna di poter accedere agli armadi e alle borse vintage delle mie nonne. Cappotti e vestiti su misura di 50 anni fa sono pezzi unici, ancora attualissimi”.

Luisa, 34 anni
“Mi piace dare un’occhiata alle sfilate e ai giornali di moda per sapere cosa c’è di nuovo anche se sono sempre troppo in anticipo rispetto ai miei desideri di stagione, ma cerco di coniugare le ultime tendenze con il mio gusto personale, ciò che mi sta bene (dettaglio spesso trascurato) e – forzosamente – il budget a disposizione”, spiega Luisa. “Curo molto il mio abbigliamento: mi diverte il processo creativo che sta dietro a un outfit ben riuscito, a un abbinamento di colori ardito, a un dettaglio un po’ eccentrico. Compro anche capi low cost soprattutto per gli ‘sfizi’ di stagione, ma preferisco spendere di più per avere tessuti di qualità e dettagli ricercati: Milano è la città perfetta per le occasioni, con i suoi outlet e i suoi mercati ‘di lusso’. E poi c’è lo shopping online: il mio sito preferito è yoox.com, dove ho iniziato timidamente anni fa a comprare qualche paio di scarpe e oggi è diventato uno dei miei punti di riferimento. Adoro il fatto di poter scovare ciò che mi serve senza perdere tempo e senza sorbirmi la ressa del fine settimana. Per le scarpe impazzisco letteralmente, a mio avviso fanno davvero la differenza: ne ho un centinaio e da qualche anno, oltre ai tacchi esagerati, mi sono appassionata anche alle ultra-flat”.

Anna, 38 anni
“Non sono una fashion victim, la mia filosofia è sempre stata quella di acquistare capi basic da personalizzare con accessori: scarpe, borse, bracciali, collane, orecchini, sciarpe e foulard, per i quali nutro una vera passione”, racconta Anna. “Mercatini e piccole boutique sono sempre fonte di ispirazione perché è possibile trovare accessori originali di buona qualità a prezzi accessibili. La vera rivoluzione, per quanto mi riguarda, è stato lo shopping online, cui mi sono convertita quattro anni fa e che unisce tre fattori per me fondamentali: comodità, reperibilità e risparmio”.

Serena, 33 anni
“A me seguire la moda non interessa granché. Ma guardando le sfilate o sfogliando le riviste, capisco più o meno cosa troverò nei negozi nella stagione successiva”, racconta Serena.
“Non seguo la moda, ma me la fanno seguire per forza: se, ad esempio, volessi comprare un paio di jeans e quest’anno andassero i modelli a zampa d’elefante, sarei praticamente sicura di non trovare in giro un modello a sigaretta! Stessa cosa per i colori: va per la maggiore il giallo limone? Se mai volessi un golf giallo ocra, dovrei girare come minimo mezza Milano per trovarlo!”

Angela, 38 anni
“Per me quello che indosso deve esprimere la mia personalità e soprattutto adattarsi al mio fisico”, racconta Angela. “La mia filosofia è rivolgermi ai low cost per l’abbigliamento da utilizzare nella vita di tutti i giorni, mentre in occasione di eventi particolari acquisto pezzi più costosi e firmati da stilisti famosi”.

Cristina, 60 anni
“Non sono un tipo che si ispira alle sfilate e non mi piace conformarmi allo stile dettato dalle case di moda”, racconta Cristina. “Quello che mi interessa è trovare un mio stile personale, che mi faccia stare bene con me stessa e che sia il più possibile cucito sulla mia persona. Considerato che per me un capo elegante non deve essere necessariamente costoso, spesso frequento catene a basso costo, in particolare Zara, perché offrono la possibilità di risparmiare senza rinunciare al gusto di indossare qualcosa di carino”.

Flora, 55 anni
“In genere seguo le sfilate o comunque guardo le riviste di moda specializzate per tenermi aggiornata sulle ultime tendenze”, racconta Flora. “Quando però entro in un negozio acquisto solo ciò che più mi fa star bene, non mi lascio influenzare più di tanto. Non sono una grande affezionata di catene low cost, le utilizzo solo ogni tanto e se vedo qualcosa che mi colpisce la compro, mentre prediligo negozi dove acquisto da anni con capi più orientati all’alta qualità”.

Angela, 51 anni
“In genere nel mio modo di vestire mi ispiro alle tendenze che vedo sui giornali o mentre passeggio per strada”, racconta Angela. “Vesto spendendo il meno possibile e con l’obiettivo di sentirmi a mio agio. Spesso acquisto da Zara o da H&M, dove basta saper scegliere e dove si possono trovare abiti economici, ma allo stesso tempo belli esteticamente. Per creare un look distintivo cerco poi di curare gli abbinamenti puntando molto sugli accessori”.

Sara, 33 anni
“Mi capita spesso di seguire le sfilate e di sfogliare riviste di moda specializzate, ripromettendomi di seguire determinati abbinamenti, però quando entro nei negozi che di solito frequento alla fine scelgo sempre sull’onda di quello che mi colpisce al momento”, racconta Sara. “In passato, inoltre, frequentavo molto spesso negozi di marca e costosi, negli ultimi tempi però opto quasi sempre per catene low cost che permettono di risparmiare, ma allo stesso tempo di trovare prodotti carini e dalla buona vestibilità”.

Laura, 34 anni
“Non guardo praticamente mai le sfilate di moda per ispirarmi nel mio modo di vestire”, racconta Laura. “Sono invece molto attenta allo stile delle persone che incontro per strada e se c’è qualcosa che mi colpisce la cerco a mia volta in negozio. Non mi interessano i trend, indosso solo cose comode e che mi fanno sentire bene. Utilizzo spesso le catene a basso costo e le valuto positivamente perché anche se la qualità dei capi non è eccellente non credo che quella proposta nei negozi di più alto livello sia poi così diversa”.

Fonte:http://d.repubblica.it/attualita/2014/10/17/news/italiani_shopping_low_cost_crisi_economia-2327354/?ref=HRLV-11

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