Franchising, retail, business



 

Ecco il tesoretto da 3 milioni: nasce un fondo per i negozi

udine

29/10/2014
Dopo anni il via libera della Regione: potranno essere utilizzati da gennaio. Coperte fino all’80 per cento le spese di ristrutturazione e manutenzione
UDINE. L’attesa è finita: entro metà novembre saranno trasferiti al Comune di Udine i circa 3 milioni di euro degli ex finanziamenti Pisus (piani di sviluppo urbano sostenibile), che potranno essere impegnati dal primo gennaio. Fondi per i negozianti (circa 1,4 milioni) e fondi per lavori di abbellimento del centro. La conferma arriva dagli uffici regionali della Direzione centrale delle attività produttive: la Regione sbloccherà i fondi Fsc – fondi sviluppo e coesione – che serviranno a rilanciare e rivitalizzare il centro storico. Fondi attesi dal 2012.
È una prima risposta indirizzata ai commercianti udinesi, «sempre più preoccupati per le sorti delle attività del centro storico», come ha sottolineato in questi giorni in una lettera aperta al Messaggero Veneto, la titolare del negozio Vattolo, Arianna Calcaterra, del direttivo di Confcommercio.

E come aveva fatto pochi giorni prima Furio Iannuzzi, della sala da te di via Vittorio Veneto. Vattolo si è fatta portavoce di alcuni colleghi per sollevare la questione del rilancio di Udine, chiamando in causa l’amministrazione comunale, ma anche la stessa associazione di categoria di Confcommercio.
La seconda risposta arriva dall’assessore al Commercio e al Turismo Alessandro Venanzi che, sulla stessa lunghezza d’onda degli esercenti, interviene nel dibattito illustrando il percorso di rilancio del centro storico. «Noi siamo pronti, lo stanziamento sta per arrivare, ora ci aspettiamo che tutti facciano la loro parte», attacca Venanzi.
Gli ex finanziamenti Pisus saranno ripartiti in tre filoni: 1 milione 400 mila euro, ai quali si aggiungono circa altri 200mila erogati dal Comune, andranno per le opere pubbliche con lo scopo di migliorare la qualità e la fruibilità del centro, mentre 1 milione 400 mila euro (di cui anche in questo caso 200mila finanziati da Palazzo D’Aronco) servirà per l’istituzione di un fondo a favore delle imprese, che coprirà fino all’80% della spesa per interventi di ristrutturazione, manutenzione, ammodernamento ed efficientemente energetico di attività commerciali, artigiane e servizi, purché finalizzati a ridare competitività al centro.
E, infine, ci saranno i 400 mila euro, cui si sommano altri duecento sborsati dalle casse comunali, da investire esclusivamente sul centro commerciale naturale. E sarà proprio questo il “core business” sul quale punterà il nuovo brand Udine centro, con la definizione di un marchio identificativo del centro storico e la promozione di fidelity card per i servizi commerciali (e non). Ma non solo, perché in cantiere ci sono anche progetti per baby parking, un nuovo sistema segnaletico per una maggiore accessibilità e mobilità di veicoli e pedoni, e cartellonistiche ad indicare circuiti culturali e per lo shopping.
E ancora proposte innovative per l’arredo urbano (servizi igienici, rifiuti), che si affiancheranno alla valorizzazione dell’offerta museale territoriale, di eventi e manifestazioni e, più in generale, dell’offerta turistica della città. Un tavolo permanente per il confronto e la pianificazione di un lavoro mirato con le categorie coinvolte, continua l’assessore, è già attivo dallo scorso anno, ma «per rivitalizzare il centro cittadino è necessario che anche le attività facciano sistema e l’associazione UdineIdea assuma un ruolo più strategico, iniziando ad operare come una vera e propria agenzia di marketing».
Secondo l’assessore, infatti, l’associazione nata due anni fa per rivitalizzare il cuore pulsante della città, dovrà diventare l’interlocutore preferenziale per il rilancio del centro, spingendo le attività a fare rete per la fidelizzazione dei clienti, arma sulla quale i centri commerciali non possono puntare. «Ricordiamoci che non può essere l’istituzione a fare da ente trainante per il commercio: il Comune lo sostiene e collabora all’elaborazione di strategie, ma con un ruolo da partner» ha concluso Venanzi.

Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/10/29/news/sbloccati-tre-milioni-un-fondo-per-i-negozi-1.10207084

LEGGI GLI ALTRI BLOG

Logo FEPbyFFF dates UK

 

ImmagineCompanyProfileUK2ImmagineCompanyProfileIT2

Logo Store inout BrD piccoloL’idea di creare un blog giornaliero per  il mondo del retail nasce grazie ai continui feedback positivi che riceviamo dalle notizie condivise attraverso diversi canali.
Rivolto a tutte le tipologie di distribuzione presenti sul mercato: dal dettaglio ai grandi mall, dal commercio locale e nazionale alle catene di negozi internazionali, investitori, ai nostri fedeli clienti e chiunque altro è realmente interessato allo studio e all'approfondimento su ciò che guida il comportamento dei consumatori. E' anche un blog per tutti coloro i quali lavorano già nel mondo del Retail.
Verranno condivise le loro esperienze, le loro attitudini e le loro experties. Un blog di condivisione, quindi.
Ospitato sul sito della BRD Consulting, che da decenni lavora nel mondo distributivo Italiano ed Internazionale, il blog Store in & out riguarderà il business, i marchi e i comportamenti d'acquisto propri di alcune delle più grandi aziende.
Ci saranno anche notizie in lingua originale per dare evidenza dell’attenzione della nostra Azienda nei confronti del global.
È possibile raggiungere lo staff  a: info@brdconsulting.it

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Continuando la navigazione su questo sito accetti che vengano utilizzati.