Franchising, retail, business
12/12/2014
La classifica Pambianco delle quotabili del settore Casa e design ha preso in considerazione un campione di 204 aziende dei sotto settori mobili, divani, cucine, illuminazione e arredo bagno. I criteri per elaborare il punteggio e la Top 15 finale sono: crescita dei ricavi 2013 su 2010, ebitda % medio degli ultimi tre anni, notorietà del marchio, dimensione, export, forze distributiva (negozi diretti), indebitamento e fascia di mercato.
«La differenza principale tra i due settori sui quali ci siamo concentrati – ha spiegato Carlo Pambianco, fondatore e presidente dell'omonima società di analisi e consulenza – è che redditività e patrimonializzazione delle aziende di Moda e lusso sono maggiori rispetto alle aziende di Casa e design, che presentano quindi un percorso forse più complicato verso la quotazione, ma pur sempre fattibile».Il fatturato complessivo 2013 delle 15 aziende del campione ha sfiorato i 2 miliardi, in crescita del 4,9% sul 2012 e con una media di 130 milioni. L'ebitda è leggermente aumentato da 241 milioni totali a 253, con una percentuale sui ricavi rimasta stabile al 12,9%. Il patrimonio netto delle 15 aziende nel 2013 era di 958 milioni, contro gli 11,252 miliardi delle 50 quotabili della Moda e lusso. Favorevole a Casa e design però il dato sulla posizione finanziaria netta: 180 milioni contro un -1,476 miliardi di Moda e lusso.
«Nell'attuale contesto economico, la crescita delle aziende di entrambi i settori richiede ingenti risorse finanziarie – ha ricordato Pambianco –. Occorre investire in innovazione dei prodotti, comunicazione, retail diretto, ma bisogna anche attrarre figure manageriali di alto livello e costruire sistemi organizzativi avanzati. Lo sviluppo futuro delle aziende del made in Italy non può prescindere dalla diffusione, al loro interno, di una maggiore cultura dell'equity. Ognuno può scegliere la sua strada, optando per un fondo o per la quotazione, quando il fatturato sia adeguato. L'importante è individuare il proprio percorso di crescita sui mercati globali e riconoscere la necessità di avere a fianco partner finanziari adeguati».
La quotazione, ma anche l'apertura del capitale a un fondo di private equity, possono inoltre aiutare il passaggio generazione, cruciale in entrambi i settori esaminati da Pambianco, hanno ricordato sia Luca Peyrano di Borsa Italiana sia Giovanni Tinuper, partner di PwC, che hanno collaborato allo studio.
Le new entry 2014 nella Top 15 della Casa e design sono Arper e Trend, rispettivamente al 7° e 13° posto. La prima produce sedute e tavoli, ha chiuso il 2013 con ricavi di 54 milioni, un ebitda di 11 e un export del 95%. La seconda è specializzata in mosaici di alta qualità, ha raggiunto un fatturato di 58 milioni, un ebitda di 7 e un export dell'88%. Al vertice della classifica ci sono, come nel 2013, Flos (illuminazione), Kartell (mobili) e B&B Italia (divani e poltrone). Le prime due si sono scambiate le posizioni e nel 2014 Flos è prima assoluta, con un fatturato di 154 milioni, un ebitda di 36 e un export dell'85%, mentre Kartell ha chiuso a 92 milioni di ricavi, ebitda di 31 e un export del 75%.
Fonte:http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/arredamento-casa/2014-12-11/aziende-casadesign-quotabili-borsa-183840.php?uuid=AbmfX1lK