Franchising, retail, business
01/01/2015
La Banca d'Inghilterra ha scovato un modo curioso e alternativo di utilizzare Facebook e Twitter: i social network serviranno per fissare i tassi di interesse.
Perdonate il video, ma appena ho letto Banca di Inghilterra mi è subito venuta in mente la famosa scena del film Mary Poppins, probabilmente è tutta colpa dell'atmosfera natalizia o del fatto che Sky sta mandando a ripetizione il film Saving Mr. Banks. Dunque, andiamo a parlare della notizia vera e propria: sembra che la Banca di Inghilterra abbia deciso di sfruttare Facebook e Twitter per fissare i tassi di interesse.
Non sono un'esperta di finanza, anzi, erro in tutta altra direzione, tuttavia mi sembra un modo assai curioso e bizzarro di utilizzare i social network. Ma la vera domanda è: come caspiterina fa la Banca di Inghilterra ad usare Facebook e Twitter per fissare i tassi di interesse?
E' consuetudine per la Banca di Inghilterra utilizzare le tendenze del passato per monitorare lo stato dell'economia e fissare di conseguenza i tassi di interesse. Ma tramite Engadget si viene adesso a sapere che la suddetta Banca ha deciso di utilizzare strumenti un po' più moderni, il che significa portare in queste equazioni anche il fattore social network.
Pare che un nuovo team comincerà ad analizzare per questo motivo internet, Facebook e Twitter concentrandosi soprattutto sui termini di ricerca: tutto questo entrerà a far parte dell'analisi economica della Banca. Il team prenderà nota della frequenza delle ricerche di lavoro, controllerà i prezzi online dei prodotti e studierà il tipo di conversazioni delle persone inerenti i soldi. Permettetemi una divagazione in merito a quest'ultima frase: se la Banca di Italia facesse una cosa del genere, visto e considerato che potremmo riassumere le conversazioni degli italiani in merito ai soldi con un generico "Governo Ladro", direi che questa storica affermazione assurgerebbe a un nuovo livello di significato.
Fine della divagazione. Secondo Sky News, il capo del settore economia della Banca di Inghilterra, Andy Haldane, ha deciso di creare questa task force dopo aver utilizzato dei dati simili per effettuare dei controlli sul mercato immobiliare. Haldane ha spiegato a Sky che considera le informazioni ottenute in tal modo molto più aggiornate ed indicative rispetto ai dati ufficiali: "Le statistiche ufficiali tendono ad essere in ritardo e rivisitate. Fare questi controlli a tappeto sul web può darci una lettura migliore di quanto sta succedendo veramente".
Haldane riferisce poi che al momento il team di analisti è al lavoro per creare algoritmi capaci di analizzare correttamente i dati raccolti online. Ciò significa che quando un inglese si lamenterà su Facebook del fatto di non poter comprare quelle costose scarpe nuove, ecco che la Banca di Inghilterra potrebbe cambiare le decisioni finanziarie dell'intero paese grazie al vostro commento. O forse no.
Fonte:http://www.downloadblog.it/post/124042/facebook-e-twitter-usati-dalla-banca-dinghilterra-per-fissare-i-tassi-di-interesse