Franchising, retail, business
19/01/2015
La raccolta fondi “A casa è più meglio”, attiva dal 29 settembre al 30 novembre scorso nei supermercati Despar, Eurospar e Interspar in Friuli e Venezia Giulia, ha registrato oltre centomila micro donazioni da parte dei clienti, che potevano scegliere di aggiungere un’offerta libera all’importo della loro spesa.
Complessivamente sono stati raccolti 94.000 euro, che Aspiag Service, la concessionaria del marchio Despar per il Nordest, hadevoluto al Progetto di Assistenza Domiciliare Pediatrica, varato nel 2011 dall’Azienda Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone.
La somma è destinata a lievitare ulteriormente, quando al denaro raccolto nei supermercati che Despar Nordest gestisce direttamente sarà possibile aggiungere anche il contributo dei dettaglianti indipendenti associati alle insegne Despar e Eurospar: è prevedibile che si sfioreranno i centomila euro totali.
Il Progetto di Assistenza Domiciliare Pediatrica del nosocomio pordenonese ha l’obiettivo di garantire ai bambini affetti da malattie croniche inguaribili, oncologiche e non, cure efficienti e di qualità pari a quelle ospedaliere senza allontanarli dal proprio mondo.
Dal suo avvio a oggi, ha consentito di assistere a domicilio 68 piccoli pazienti. La somma raccolta nei supermercati di Despar Nordest permetterà di continuare a sostener ampliare il progetto.
L’obiettivo principale dell’iniziativa era infatti quello di dotare di sistemi di telemedicina e teleassistenza le unità medico-infermieristiche dedicate all’assistenza domiciliare pediatrica, e consentire così il trasferimento delle informazioni e dei dati dei pazienti da remoto, migliorando e agevolando l’interazione fra le strutture e gli operatori sanitari, e la comunicazione di modalità e orari delle cure ai famigliari dei bambini assistiti.
“Dobbiamo ringraziare i nostri clienti per la generosità con cui hanno accolto il nostro invito a sostenere il progetto”, spiega Fabrizio Cicero Santalena, direttore del centro distributivo Despar per il Friuli Venezia Giulia, “e con esso tutti i piccoli pazienti e le famiglie che l’Azienda Ospedaliera di Pordenone assiste: siamo davvero felici di poter consegnare un contributo così consistente”.
La generosità ha accomunato grandi e piccini, come racconta ancora Fabrizio Cicero Santalena: “Ci ha colpito in modo particolare l’impegno della Scuola dell’Infanzia di Avasinis di Trasaghis (UD): i bambini, assieme alle maestre, alle insegnanti di sostegno, alle operatrici scolastiche e alla cuoca dell’istituto, hanno donato ben 161 euro, e ci hanno anche fatto avere dei bellissimi disegni, che spiegano molto bene perché, dal punto di vista di un bambino, essere curato a casa è ‘più meglio’ che essere ricoverato in una stanza d’ospedale”.
Paolo Bordon, Direttore Generale dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” di Pordenone, pone l’accento sulla rilevanza del progetto: "L'obiettivo che ci siamo posti, che è quello di sostenere la domiciliarità dei piccoli pazienti - come loro stessi richiedono e come indicano le attuali linee di gestione/organizzazione della sanità regionale - comporta l'impiego di personale specializzato e dedicato, ma che possa interagire e comunicare con tutti gli attori coinvolti nel percorso di cura. Questo progetto va nell’ottica della sempre più corretta integrazione dei servizi ospedalieri con quelli domiciliari, che è uno dei capisaldi della nuova riforma sanitaria.
Il progetto di telemedicina consentirà di ottimizzare le relazioni tra operatori e famiglia e tra gli stessi operatori, migliorando i flussi d’informazione e, quindi, la gestione clinica e assistenziale del bambino. La tecnologia permetterà, infatti, di monitorare anche a distanza parametri vitali indispensabili per la decisione clinica.
“In un periodo di criticità economica,” continua il Direttore Generale dell’AAS5, “la collaborazione tra pubblico e privato permette al sistema di crescere sperimentando modelli innovativi di approccio alle patologie in setting assistenziali diversi, condividendo obiettivi e intenti e ponendo, in ogni caso, al centro dell'attenzione il paziente e la sua famiglia. Tale progetto, può essere un’opportunità per l’intera Regione,” conclude Bordon, “consentirà al Friuli Venezia Giulia di essere all'avanguardia non solo nell'assistenza domiciliare pediatrica, ma anche nell'uso di tecnologie avanzate applicate alla sanità.”
Fonte:http://www.puntodivendita.info/index.php?option=com_content&view=article&id=2643&catid=86&Itemid=51