Franchising, retail, business
03/02/2015
L’agricoltura costituisce una valida opportunità di lavoro per i giovani, in un contesto di disoccupazione diffusa, ma per avviare un’azienda agricola ci vogliono la terra, un capitale iniziale ingente e competenze che si acquisiscono con il tempo e l’esperienza. Nonostante il recente provvedimento del Governo sul tema, che dovrebbe favorire l’assegnazione di terre demaniali ai giovani, i dati ci dicono che, per un’azienda agricola che apre, quattro chiudono.
In realtà la gran parte delle terre incolte, foriere di degrado e dissesto idrogeologico, è di proprietà privata. E su iniziativa privata, nella zona delle Langhe Monregalesi, tra Ceva, Mondovì, Dogliani, Clavesana, Carrù e Cherasco, è nato Terre Originali, un progetto innovativo che meriterebbe di essere replicato perché, oltre a essere concreto e pragmatico, nasce dal basso e dal territorio e si propone di dare un’opportunità ai giovani che vogliano insediarsi lì con un’impresa agricola.
Alcune realtà della società civile (l’associazione Contadini delle Langhe, la Cantina di Clavesana, il Comizio Agrario di Mondovì), insieme all’incubatore di start-up Make-a-Cube e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, hanno prima di tutto proceduto alla mappatura delle terre disponibili perché non più coltivate dai legittimi proprietari, poi hanno emesso e diffuso un bando rivolto ad aspiranti contadini sotto i 40 anni, affinché presentino un progetto imprenditoriale tenendo conto della sostenibilità economico-ambientale, dell’integrazione con il territorio e dell’impatto sociale. Non è quindi un’iniziativa assistenziale, ma uno stimolo per la creazione di un nuovo modello di agricoltura. Ai vincitori si offre orientamento, concessione di terreni senza canone per 3 anni, consulenza per finanziamenti o accesso al credito, assistenza legale, di esperti, nell’attività di marketing, distribuzione e commercializzazione. Il bando scade il 15 febbraio.
Fonte:http://www.slowfood.it/la-terra-ai-giovani-si-ma-come/