Franchising, retail, business
17/02/2015
L'Alliance Project, un'organizzazione senza scopo di lucro nata per studiare la possibilità di rimpatriare la produzione dei prodotti di tessile-abbigliamento nel Regno Unito, ha pubblicato un nuovo rapporto.
Chiamato "The Repatriation of UK Textiles Manufacture" (“Il rimpatrio della produzione tessile del Regno Unito”, ndr.), il report costituisce il più grande studio pubblicato in vent'anni sulla domanda e l'offerta nell'industria tessile del Regno Unito.
Il rapporto mostra che l'industria tessile britannica pesa 12 miliardi di euro sull'economia e continua a crescere di anno in anno sia sul mercato interno che all'estero.
Solo l'anno scorso, sono stati creati 5.000 posti di lavoro nell'industria tessile britannica e gli investimenti potrebbero generarne altri 15.000 in più. Ciò rappresenterebbe un incremento di 20.000 posti di lavoro entro il 2020.
La produzione britannica è più attraente di prima, perché il comportamento del consumatore ha generato tempistiche più brevi, e anche perché esiste una maggiore richiesta di prodotti fabbricati nel Regno Unito. Anche l'approvvigionamento è diventato più interessante in UK, grazie all'incremento dei costi nei Paesi concorrenti.
Il rimpatrio (in un primo momento chiamato “rilocalizzazione”, mentre ora si è affermato il termine inglese reshoring, o back-reshoring) dell'industria del tessile-abbigliamento nel Regno Unito è sostenuto da dettaglianti come N Brown, il quale ha messo in pratica il primo programma di aiuto alla crescita del settore, ma anche da M&S, Asos, Roland Mouret, e altri.
Paul Short, presidente del gruppo d'azione N Brown, ha dichiarato: "Il programma nazionale N Brown per la crescita del settore tessile è attivo solamente da 12 mesi nel Nord del Regno Unito, eppure ha già creato più di 1.600 posti di lavoro. Vogliamo ringraziare il Governo e tutti i nostri partner per il loro supporto nel nostro sforzo per stimolare gli investimenti nella filiera tessile in Gran Bretagna. I nostri sforzi uniti mostrano chiaramente che i dettaglianti, agendo insieme alle autorità locali e nazionali, sono in grado di generare un reale impatto economico".
Cajsa Lykke Carlson (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
Fonte:http://it.fashionmag.com/news/Gli-investimenti-nell-industria-tessile-del-Regno-Unito-potrebbero-creare-20-000-posti-di-lavoro-entro-il-2020,463896.html#%2EVOS9-hVy-ak%2Elinkedin