Franchising, retail, business
20/02/2015
Quando si tratta di paure alimentari, gli italiani assumono atteggiamenti contrastanti. Agli ottimisti che hanno una bassissima percezione dei rischi nascosti in quel che mangiano e spesso neppure si domandano se quello che hanno nel piatto potrebbe fargli male, si contrappongono gli allarmisti che vedono pericoli a ogni forchettata.
C’è chi, con un po’ di incoscienza, attraversa il pianeta e rischia la vita per il solo piacere di mangiare sashimi di fugu – il pesce palla i cui intestino e fegato contengono un veleno così potente da uccidere un uomo in pochi minuti; c’è chi gioca con la sorte cucinando i funghi trovati durante una passeggiata nei boschi senza prima averli fatti controllare da un esperto; ma c’è anche chi ha paura di prendere la salmonella maneggiando le uova e chi, terrorizzato all’idea della mucca pazza, da anni non mangia più nessun tipo di carne.
In linea di massima le paure alimentari riflettono le fobie della società in cui viviamo: paura dell’altro, di ciò che non conosciamo, del diverso. A prevalere è sicuramente una dimensione individuale legata a esperienze personali e spesso sono timori unici e totalmente irrazionali, ma alcune paure assumono forme collettive: ne sono un esempio i casi eclatanti dei polli alla diossina e di unabomber. Senza voler trattare le vere e proprie patologie che affliggono una società sempre più ortoressica, abbiamo provato a capire quali paure alimentari affliggono il nostro Paese.
1Contaminazioni. Pesticidi, ormoni, antibiotici: le contaminazioni all’origine, in particolare nella carne, sono una delle paure più diffuse
2Soffocare. In genere riguarda tutti i cibi solidi e duri, spaziando dai pomodori crudi ai cetrioli, che si percepiscono come difficili da deglutire e alimentano la paura di morire soffocati.
3Consistenze. Una paura che scivola verso il fastidio. I cibi viscidi e mollicci, come le lumache o alcuni funghi e alghe, scatenano una repulsione che sfocia spesso in paura.
4Avvelenamento. Che sia dovuta al sushi o alle cozze, alla carne cruda o alle ostriche, poco importa: la paura di morire avvelenati mangiando prodotti deteriorati è sempre fortissima e spesso genera vere e proprie psicosi.
5A casa. La paura del botulino accompagna ogni anno la preparazione di conserve, marmellate e sughi fatti in casa come provviste per l’inverno.
6Salmonella. L’uovo è uno degli alimenti più temuti e demonizzati per la paura, anche solo toccandolo, di contrarre la salmonella. In questo senso vengono in aiuto i preparati già pastorizzati nel banco frigo, come ad esempio gli albumi in bottiglia o in tetrapak.
7OGM. Gli organismi geneticamente modificati, spesso chiamati cibi trasgenici, suscitano spesso sospetto, a volte talmente forte da sfociare in paura. Il dibattito sui pro e i contro degli OGM è ancora in corso.
8Intossicazioni. Latte non pastorizzato, formaggi di latte crudo, ma anche carni macinate e frutta con il guscio sono tra gli alimenti ritenuti più a rischio intossicazione. Anche l’errata conservazione di alcuni cibi (crudi o cotti), rischia di causare un’intossicazione alimentare.
Fonte:http://www.agrodolce.it/2015/02/21/peggiori-paure-alimentari/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Agrodolce&utm_content=magazine-e-attualita-2-23-02-2015