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Gli italiani della classifica World’s 100 Best Restaurants

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03/02/2015
Era di un anno fa la classifica dei migliori ristoranti al mondo, la World’s Best Restaurants. Tra retrocessioni e alte aspettative, pare che l’Italia non abbia portato a casa un grandissimo risultato. Siamo bravi in cucina, ci aspettiamo sempre di essere compresi ma, nei riconoscimenti ufficiali mandiamo avanti sempre qualcun altro.

Quest’anno non possiamo ancora sapere a chi andrà il primo posto, ne chi riuscirà a farsi spazio tra i primi 50 o i 100 ma, se fossi uno chef o un ristoratore italiano, avrei molto interesse affinché il mio locale si aggiudicasse un buon posto in classifica. Il motivo? L’Expo 2015. L’affluenza sarà tanta e riuscire a farsi conoscere dal mondo non è poi così scontato. Ma chi sono i ristoranti e gli chef italiani che si sono classificati nella World’s Best Restaurants 2014? Sappiate che sono soltanto 5 su 100.
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5) Dal Pescatore – Nadia e Giovanni Santini. Quello che in questa classifica merita il 90° posto, per la guida Michelin è un 3 stelle. Nel ristorante di Canneto sull’Oglio (MN) si celebra una cucina che affonda le radici nella tradizione mantovana per poi allargarsi negli usi culinari di tutta Italia. Nadia e Giovanni Santini sono chef che, pur toccando con mano lo sfarzo degli altari gastronomici, rimangono con lo sguardo fisso alle campagne che circondano il loro ristorante. Appartengono alla ristorazione da generazioni, e questo si percepisce in ogni loro piatto.
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4) Combal.Zero – Davide Scabin. Un luminare della gastronomia, Scabin: se fosse nato nel Rinascimento, oggi leggeremmo di lui nei libri. Già dal nome, il ristorante Combal.Zero vuole raccontare un’esperienza gastronomica avanguardista ma concreta. La cucina di Davide Scabin è difficile da esprimere in un concetto unico, perchè cangiante. Il piatto che ha fatto la storia del ristorante più noto di Rivoli (TO) è il Cyber Egg. Per la World’s Best Restaurant, il locale si attesta al 51° posto.
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3) Le Calandre – Massimiliano Alajmo. A Sermeola di Rubano (PD) va il 46° posto per Le Calandre. Qui c’è pura cucina italiana esaltata all’ennesima potenza. Si parla piatti del ricordo ma realizzati con eccellenza massima valorizzando la complessità dei prodotti semplici. Massimiliano Alajmo è una persona distinta, la più giovane ad aver ottenuto le 3 stelle Michelin che, dal 2002, ancora oggi mantiene.
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2) Piazza Duomo – Enrico Crippa. Saliamo in classifica e, al 39° posto, troviamo un’altra eccellenza italiana, che ha sede nella mitica Alba. Con Crippa viene in mente la precisione, la tecnica e la dedizione in cucina. In un territorio che raccoglie il più alto tasso al mondo di beni gastronomici di pregio, lo chef ha saputo creare ordine, senza sciupare mai nessun sapore e celebrando la stagionalità. Tristellato dal 2012, questo ristorante è un luogo dove tutti gli appassionati, prima o poi, fanno una sosta.
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1) Osteria Francescana – Massimo Bottura. Grazie a questo ristorante, l’Italia sale sul podio aggiudicandosi il 3° posto della World’s Best Restaurants. Non ci basta, ma siamo fiduciosi per il 2015. Massimo Bottura non è più visto solo come uno chef: è quasi un profeta, racconta le storie del cibo con una certa sacralità, cattura le folle. Il ristorante si trova a Modena e la cucina è quella del territorio, trattata da mano che conosce il mondo.

Fonte:http://www.agrodolce.it/2015/03/03/ristoranti-italiani-50-best-restaurants/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Agrodolce&utm_content=magazine-e-attualita-4-04-03-2015

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