Franchising, retail, business
11/03/2015
Le imprese cominciano a bussare al ministero dello Sviluppo economico per sfruttare il bonus fiscale per assumere cervelli. Finora sono più di 300 le aziende che hanno chiesto di ricorrere al credito d'imposta del 35% per assumere a tempo indeterminato 652 tra laureati o dottorati per svolgere attività di ricerca.
Ma le richieste del bonus, che arrivano a un ritmo ancora non troppo spedito, supereranno secondo stime prudenziali le mille domande entro la fine dell'anno per le assunzioni del 2013. Finora sono state spesi 17 milioni in tutto dei 59 complessivi: quindi per le imprese interessate ci sono ancora parecchie risorse a disposizione.
Primo bilancio per il bonus
Come detto le domande arrivate sono in tutto 327 per 652 «profili altamente qualificati»: si tratta in particolare di titolari di dottorato di ricerca universitario conseguito presso una università italiana o estera o laureati magistrali in materie tecnico-scientifiche. Questi primi dati riguardano in particolare gli assunti nel 2012 e nel 2013 (per quest'ultimi c'è tempo fino a dicembre per chiedere il bonus), mentre da gennaio del prossimo anno si potrà chiedere l'agevolazione per le assunzioni del 2014. L'incentivo, previsto dal lontano decreto crescita 83 del 2012 poi disciplinato dal Dm Sviluppo-Economia del 23 ottobre 2013 consiste in un contributo sotto forma di credito d'imposta pari al 35 per cento dei costi aziendali, nel limite massimo (per ciascun anno) di 200mila euro. Con la condizione che poi questi neo assunti siano impiegati nelle attività tipiche di R&S. Le richieste del bonus sono arrivate soprattutto da Lombardia (per oltre 6 milioni di incentivi), Emilia Romagna (4 milioni), Piemonte (1,4 milioni), Lazio e Veneto (con circa 1 milione ciascuna).
Oltre 40 milioni ancora a disposizione
Finora sono stati spesi 17 milioni in tutto, quasi 7 per le assunzioni 2012 e il resto per quelle del 2013 ancora aperte. Restano dunque oltre 40 milioni ancora a disposizione (con risorse dedicate anche per start up e quelle sottoposte al sisma dell'Emilia). Le imprese che volessero sfruttare il bonus possono inoltrare la domanda esclusivamente in via telematica, attraverso la piattaforma dedicata sul sito web del Mise (sistema Cipaq). Dopo essersi registrati al portale, vanno inseriti: i dati identificativi dell'impresa richiedente; quelli del lavoratore, la cui assunzione ha fatto scattare l'incentivo (con indicazione degli estremi del titolo di studio, rientrante tra quelli richiesti dalla norma per ottenere il bonus); il costo aziendale sostenuto per il quale viene richiesto il credito d'imposta. Quest'ultimo dato è inteso come somma della retribuzione lorda prima delle imposte, dei contributi obbligatori (quali gli oneri previdenziali) e dei contributi assistenziali dovuti per legge (ad esempio, gli assegni familiari), per un periodo non superiore a 12 mesi dalla data di assunzione.
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-11/imprese-entro-anno-mille-ricercatori-assunti-il-credito-d-imposta-131103.shtml?uuid=ABc6zS7C