Franchising, retail, business
17/03/2015
Il peggio per i consumi italiani è alle spalle. Lo dice Confcommercio, il cui indicatore dei consumi registra a gennaio 2015 una variazione nulla rispetto a dicembre 2014 e un calo dello 0,2% a livello tendenziale. In termini di media mobile a tre mesi, a partire dallo scorso autunno l’indicatore mostra “una modesta tendenza al miglioramento”.
Si tratta di una dinamica che, secondo gli analisti della confederazione che rappresenta 700mila imprese impegnate nel commercio, nel turismo e nei servizi, porta “a ritenere ormai conclusa la fase più negativa del ciclo”, benché sia ancora troppo debole “per garantire in tempi ragionevoli il ritorno dei consumi sui valori, già depressi, di fine 2012”.
Peraltro, la ormai consolidata stabilizzazione dei consumi si inserisce in un contesto nel quale tutti gli indicatori congiunturali mostrano segnali di miglioramento, ingenerando aspettative positive generalizzate circa una progressiva ripresa dell’economia italiana nel corso del 2015, anche per effetto del deprezzamento dell’euro e del quantitative easing della Bce guidata dal sempre più influente Mario Draghi.
Fonte:http://ristorando.eu/2015/03/confcommercio-per-i-consumi-il-peggio-e-alle-spalle/