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19/03/2015
Sappiamo bene che il modo migliore per festeggiare la Primavera è mangiare; ma comincia a fare caldo, ogni tanto spunta il sole: dobbiamo mangiare in giro. Potremo fugare ogni senso di colpa con questi espedienti: si tratta di gite culturali, lo facciamo per avere una visione antropologica più concreta, dobbiamo conoscere il paese in cui viviamo; i più arditi potranno osare anche: stiamo rimettendo in circolo l’economia, non voglio che nostro figlio cresca in un paese che ha smarrito la propria identità, camminando da stand a stand smaltiamo comunque un sacco di calorie.
Ecco le principali sagre regione per regione in cui fare almeno un pasto nel periodo di primavera.
1-Valle d’Aosta. Se non vedete l’ora di far correre la vostra gallina in una gara, precipitatevi a Pont-Saint-Martin per la Festa delle Cascine, l’evento che ogni anno apre la stagione delle sagre in Valle d’Aosta. Dal 15 maggio sotto una grande tensostruttura potrete assaggiare costine cotte alla griglia e farvi inondare da birra a caduta.
2-Veneto. Con la Sagra di San Giuseppe, dal 15 al 22 marzo, potrete invece esporre i vostri cani in una rustica mostra canina; a Vidor, da più di un secolo, il patrono si festeggia con spettacoli, musiche e ricchissimi piatti della tradizione: dalla carne di cavallo al baccalà, concludendo col trionfo del classico spiedo alla trevigiana, in cui bocconcini di maiale e pollo vengono fatti arrostire per più di 7 ore. Ovunque, prosecco.
3-Piemonte. Mostre di funghi, gruppi folcloristici, balli in piazza, ma tutto fa da contorno al cinghiale, e più precisamente al salame di cinghiale: 29 marzo a Val della Torre; niente salumi a San Ponso: in questo piccolo centro dell’Alto Canavese, dal 24 aprile al 2 maggio, si friggono chili e chili di rane in pastella.
4-Lombardia. Si friggono rane da più di 30 anni anche in provincia di Pavia, per la tradizionale sagra di Bornasco, l’ultimo fine settimana di aprile; chi trova indigesti gli anfibi può buttarsi sugli asparagi del maggio mezzaghese (tutti i weekend) o sulla festa del latte a Morimondo (il 26 aprile); a Rovato, il 21 marzo, Lombardia-Carne arriva all’edizione 126: degustazioni, mostra di attrezzature agricole e la tradizionale gara in cui vengono incoronati ovini, bovini e equini. Il dessert verrà servito il 21 aprile a Borgo Priolo con la Sagra dei brasadè, ciambelline cotte in forni di pietra; per bere, tutte le domeniche di marzo, Festa del Bonarda con la Primavera dei Vini.
5-Liguria. La Liguria celebra i suoi prodotti d’eccezione: il limone a Monterosso (16 maggio), il pesce a Camogli (10 maggio), la focaccia a Recco (domenica 24 maggio sarà servita bianca di prima mattina e con le cipolle verso l’ora di pranzo; per concludere di sera con la nota IGP al formaggio).
6-Friuli-Venezia Giulia. Visite in latteria e degustazioni di prodotti caseari saranno possibili a Venzone il 25 aprile, con la Sagra della ricotta friulana.
7-Trentino- Alto Adige. Se pensate che gli asparagi si possano mangiare solo con l’uovo al tegamino, correte a Zambana in provincia di Trento: il locale asparago bianco, che si raccoglie proprio in primavera, verrà servito in ricette particolari e sfiziose; l’occasione è la festa del Patrono il 30 aprile.
8-Emilia-Romagna. A Pinarella, in provincia di Ravenna, dal 18 al 22 marzo, si celebra la cucina marinara con la Sagra delle seppie: a servire i piatti una vera e propria brigata di cucina, guidata dallo chef Nicola Scalici.
9-Toscana. In Toscana avrete l’imbarazzo della scelta. Per provare preparazioni a base di cedro, a Bibbona è aggiunto a ogni piatto (24 marzo, Festa delle botti e del cedro); se volete conoscere il vero, tradizionale ventricino, il 30 marzo dovete andare a Piancastagnaio; in provincia di Arezzo, a Loro Ciuffenna, il 25 aprile si cucina la trota. Da segnalare, il 10 aprile, Motoraduno delle frittelle, nei pressi del Monte Amiata: gite in moto abbinate a ricchi pasti.
10-Marche. Ad Ascoli Piceno si celebra il trionfo del fritto misto; col motto è tutto un friggi friggi, dal 24 aprile al 3 maggio, saranno immersi in olio bollente carciofi, zucchine, i tradizionali cremini, le costolette d’agnello e le imprescindibili olive. A Urbino, tra 9 e 10 maggio, avrà luogo una nuova edizione del Festival della Casciotta; in quest’occasione si potrà assaggiare una sorprendente ricetta codificata dal genio di Michelangelo: zuppa di farro e casciotta. I molluschi saranno i protagonisti il 25 aprile della sagra dei Garagoj, cotti al sugo in enormi pentole.
11-Abruzzo. Per la sagra delle ciliegie a Giuliano Teatino, con degustazione di confetture e gare di pasticceria, bisognerà aspettare giugno, come anche per la XXV edizione della sagra delle seppie a Tortoreto Lido. Intanto in molti paesini, come San Salvo (fine aprile), ci si può intrattenere con le varie sagre delle sagne: tipico formato abruzzese di pasta acqua e farina, cotte generalmente coi fagioli o con i ceci.
12-Umbria. L’Umbria si prepara alla domenica di festa con la rassegna delle torte di Pasqua di Mantignana, giunta all’edizione numero 14: dal 2 al 5 aprile, la protagonista delle colazioni pasquali sarà sfoggiata in tutto il suo splendore, con attenzione alle varianti che ogni famiglia tramanda; a Viepri di Massa Martana (dal 18 al 22 marzo) è la polenta a farla da padrone, con una lunga sagra che prevede menu diversi ogni sera: dall’agnello al maiale, in aggiunta a panini farciti con i salumi locali. Infine 5 e 6 aprile a Ferentillo, con la sagra della frittata al tartufo, si potrà partecipare a una gara che ricorda l’antica caccia al tesoro con le uova.
13-Lazio. A Roccantica il 22 marzo potrete assistere alla sagra del frittello: in un contesto medievaleggiante, farete incetta di cavolfiori tagliati a pezzetti, pastellati e fritti in olio extravergine di oliva.
14-Molise. A Fossalto, a partire dal 1 maggio, con la Pagliara Maje Maje, si celebra il trionfo della primavera, attraverso il recupero di un’antichissima tradizione: il pagliaro indosserà un abito composto da un grande cono ricoperto di rami e fiori e percorrerà la città annunciando l’arrivo della nuova stagione; tutti i cittadini parteciperanno all’evento rovesciando acqua dalle finestre e invocando un maggio ricco e fecondo. Si mangia durante tutta la rappresentazione: fave e formaggio, panini caldi, zuppe di fagioli.
15-Basilicata. Da aprile a giugno si tengono i festeggiamenti del Maggio Accetturese; si tratta di un antico rito pagano, fuso in seguito alla celebrazione del patrono di Accettura, San Giuliano: la cima, un agrifoglio scelto da anziani contadini, è innestata sul Maggio, albero ad alto fusto, celebrando così un simbolico matrimonio. Le processioni e le ricorrenze rituali sono costantemente intramezzate da degustazioni; la domenica di Pentecoste, la cima percorre 15 km fino ad Accettura, in quell’occasione si organizzano grandi tavolate collettive in cui ognuno contribuisce con formaggi, salsicce, vini.
16-Campania. In provincia di Avellino dal 28 marzo potrete assistere a un vero e proprio trionfo del maiale: nella piazza di Senerchia potrete assaggiare panini, costolette, salsicce, musetti, salumi derivati dai maiale del luogo, allevati esclusivamente con prodotti naturali; i vegetariani dovranno spostarsi in provincia di Caserta, per la festa paesana di Roccaromana del 31 marzo, dove potranno gustare un antico piatto della tradizione contadina: pane raffermo insaporito da cardi, cardigli, borragine e cicoria.
17-Calabria. A Montegiordano, in provincia di Cosenza, da 5 anni si cerca di promuovere l’utilizzo consapevole dei prodotti del territorio con la Sagra dei piselli e delle fave; sul sito ufficiale è possibile inviare le proprie ricette, ma nel corso della manifestazione del 18 e 19 aprile saranno chef professionisti a reinventare la tradizione. Per le paste fatte in casa bisognerà aspettare luglio: si può fare un salto a Vibo Valentia per la sagra dei fileia o a Francavilla Marittima per i firzuoli.
18-Puglia. La puccia è un formato di pane pugliese, diffuso in tutta la regione con molte varianti; a Villa Convento di Novoli l’11 maggio potrete gustarla con moltissime farciture: classica, ma anche con cavallo arrostito, con verdure miste piccanti, provola e pesciolini, con formaggio fresco e carne grigliata, e infine dolce con confetture e creme spalmabili; in estate poi potrete fare il bis a Ugento e a Supersano. Se la puccia vi ha messo sete, a giugno potrete dissetarvi con la festa del vino di Orsara di Puglia, in provincia di Foggia: nata nel 1988 per promuovere i vini orsaresi, è ora un’occasione per conoscere i prodotti vitivinicoli di tutta la regione.
19-Sicilia. Se amate i carciofi, tra il 20 e il 22 marzo, precipitatevi a Niscemi: accompagnati da musiche e spettacoli, potrete visitare stand che promuovono la produzione ortofrutticola locale, partecipare al convegno sulla biodiversità, ma soprattutto attingere alla cosiddetta cacucciulata, il carciofo cucinato in ogni modo.
20-Sardegna. Anche in Sardegna, tra il 21 e il 23 marzo, avete un’occasione per gustare il carciofo: a Samassi la sagra è abbinata alla possibilità di visitare le aziende agricole e scoprire i metodi di coltivazione del luogo; a Carloforte ci si proietta invece verso l’estate con la sagra del cous cous, in dialetto chiamato cascà, condito con verdure speziate (25 e 26 aprile). Da non perdere l’appuntamento a Muravera il 10 aprile con la quarantatreesima edizione della sagra degli agrumi: gruppi folkloristici provenienti da tutta la regione accompagneranno le visite agli agrumeti e la degustazione di prodotti a km zero. I più golosi non riusciranno a rinunciare al torrone di Tonara: dal fornetto di mattoni scaldato con legno di agrifoglio (sa foredda) sarà sfornato caldo per tutto il giorno di Pasquetta il tipico torrone del luogo, a base di frutta secca e miele.
Fonte:http://www.agrodolce.it/2015/03/19/fuori-porta-il-giro-ditalia-delle-sagre-primaverili/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Agrodolce&utm_content=magazine-e-attualita-1-20-03-2015