Franchising, retail, business
26/03/2015
La matematica non è un’opinione. Anche quando serve per calcolare il ranking dei fatturati dei maggiori retailer a livello internazionale. Eppure, le diverse interpretazioni sono sempre dietro l’angolo, pronte a scatenare polemiche o, in molti casi, vere e proprie prese di posizione.
E’ quanto sta accadendo, per esempio, a Carrefour, che nel suo profilo Twitter francese continua a definirsi la numero due della distribuzione mondiale.
Tuttavia, in realtà la situazione sarebbe ben diversa. Secondo l’ultima classifica pubblicata da Linéaires, il player ha registrato nel 2014 un fatturato di 74,7 milioni di euro, che gli vale il sesto posto. Insieme a Tesco, inoltre, è anche l’unico dei top sette a non aver beneficiato di un aumento nel giro d’affari, riportando anzi una leggera flessione dello 0,2 per cento.
Senza una significativa inversione di tendenza durante il 2015, Carrefour potrebbe piuttosto perdere un ulteriore gradino a vantaggio di Amazon, che lo scorso anno ha sfiorato un incremento di venti punti percentuali.
Ma allora quale criterio utilizza il rivenditore transalpino per definirsi la seconda forza a livello globale? Probabilmente considera il fatturato congiunto di tutte le insegne del gruppo, che insieme raggiungono i 100,5 miliardi di euro. Insomma, non fa una piega. O quasi. Nel ragionamento, infatti, non viene applicato lo stesso meccanismo ai retailer online, per i quali bisognerebbe aggiungere allora anche il giro d’affari dei vari marketplace gestiti da terzi. Un business che porta il risultato complessivo di Amazon a circa 135 miliardi di euro. Oppure quello di Alibaba a 101 miliardi, considerando però solo l’ultimo trimestre del 2014. Più di Carrefour e dei suoi partner in tutto l’anno.
Ecco il ranking dei top 7 retailer a livello globale:
Fonte:http://www.gdonews.it/2015/03/25/carrefour-scende-al-sesto-posto-nella-classifica-mondiale-dei-retailer/