Franchising, retail, business
16/04/2015
Immaginate una passeggiata lungo il Naviglio Pavese, dove Milano comincia a lasciare il passo alla campagna, dove la menta cresce fra i ciottoli e l’acqua scorre nella Conca Fallata progettata da Leonardo: incontrereste un edificio che un tempo era una cartiera e che oggi ospita una scuola di cucina. Farm65 (alzaia Naviglio Pavese, 260), nuova creazione dei fratelli Mauro e Silvia Dorigo, è il primo progetto a Milano a metà fra la scuola di cucina e la fattoria: non ci sono animali, ma si coltivano idee e passioni.
Un luogo per imparare da grandi chef, milanesi come Andrea Provenzani o della tradizione capitolina, come Angelo Troiani, ma anche per rilassarli nella semplice ricerca del buono e del bello.
Se l’aspetto esteriore è infatti quello della cascina, l’interno ricorda un loft, un open space con una zona cottura particolarmente importante: sulle 24 postazioni dell’aula principale si affaccia un vasto soppalco in legno, e all’ingresso gli ospiti vengono accolti da un comodo divanetto, una libreria ricca di testi e piante aromatiche, una tazza di tè o caffè offerta dagli sponsor della scuola.
“I nostri non sono corsi per chi vuole diventare chef, ma per chi fa tutt’altro mestiere, e cucinando vuole rilassarsi e divertirsi”, spiega Silvia Dorigo, inaugurando la scuola. Gli insegnanti saranno ovviamente professionisti, anche di altissimo livello; ma dopo aver cucinato uova in camicia e bucatini all’amatriciana, sarà difficile resistere alla tentazione di rilassarsi nel cortile ben curato o sui divani e cuscini del soppalco, appoggiati direttamente sul parquet; magari scegliendo dagli scaffali della piccola biblioteca a disposizione un ricettario, le memorie di uno chef o persino un fumetto con la prefazione di Carlo Cracco. “Vorremmo che Farm65 diventasse un luogo d’aggregazione: si potrà venire per la singola lezione, oppure fermarsi un po’ più a lungo. Sul soppalco organizzeremo eventi, degustazioni e anche feste di compleanno. Presto avremo anche un piccolo orto all’esterno, e pensiamo di organizzare un corso di barbecue”.
Per il momento, i corsi in programma riguardano l’avvicinamento ai vini, organizzato in collaborazione con l’enoteca dei fratelli Trimani, e l’assaggio alla cieca guidato da Milly Callegari, la farmacista chef che per ogni piatto sa indicare una ricetta salutare e una spiegazione scientifica; per chi preferisce corsi intimi o personalizzati, è disponibile anche una cucina più piccola con sole 5 postazioni. Il resto del programma è ancora in via di definizione: l’unica certezza è che non ci sarà mai un resident chef, ma che gli insegnanti varieranno di volta in volta a seconda del tema e delle particolarità dei corsi. L’obiettivo di Farm65 è di diventare un luogo in cui si coltivino idee e passioni; ma a prendere il sopravvento potrebbero essere proprio le passioni e le idee, per condurre allievi e insegnanti verso rotte ancora inesplorate.
Fonte:http://www.agrodolce.it/2015/04/17/a-milano-apre-farm65/