Franchising, retail, business
17/02/2015
L'azienda vinicola ha quasi 140 anni, l'enoteca supera di poco il secolo di vita. Quattro generazioni dedite al culto del vino che oggi hanno varcato i confini nazionali. Enoteca Rabezzana raddoppia e apre a Londra ER. Ce la presenta Franco Rabezzana.
LA STORIA
Si apre un nuovo capitolo nella storia di una delle più antiche enoteche torinesi: Rabezzana. Tutto comincia nel 1876, quando a San Desiderio, piccolo borgo fra le colline attorno a Calliano, in provincia di Asti, nasce l’azienda vinicola. 35 anni dopo, era il 1911, Luigi Rabezzana apre la prima bottega di vendita a Torino, in via San Massimo, cui segue nel ‘36 la prestigiosa sede di piazza Carignano, nel cuore della Torino barocca. Se ne occupa Carlo Rabezzana con i figli Luigi e Renato. 10 anni dopo sono in via San Francesco d’Assisi, da dove non si sposteranno più. E così siamo arrivati alla quarta generazione di Rabezzana. Oggi è infatti Franco Rabezzana, figlio di Renato, ingegnere, a portare avanti la tradizione nell’enoteca totalmente rinnovata, a due passi dal Pastificio degli zii Giustetto in via Santa Teresa, altra istituzione torinese, in attività dal 1911. Una doverosa premessa per dire che Rabezzana è ben radicato nella storia di Torino, uno di quei posti che diresti immutabili nel tempo, nel più rigoroso spirito “bugianen” che da sempre etichetta i torinesi piuttosto cauti con le novità.
LONDRA
E potete immaginare la sorpresa di scoprire che Rabezzana, piemontese che più non si può, ha appena aperto a Londra una succursale che è molto più di un wine bar: è un pezzetto di cultura enogastronomica, piemontese ma non soltanto, a London City. Il perché di questa decisione ce lo spiega Franco Rabezzana: “per il mio lavoro(oltre al vino, Rabezzana ha una seconda vita da ingegnere e si occupa di sviluppo di materiali innovativi) sono sovente all’estero, e mi sono subito reso conto di quanto Londra fosse un mercato interessante per i vini italiani. Vini però proposti con una scarsa attenzione alla qualità e a prezzi alti. La mia idea è stata molto semplice: portare a Londra vini di qualità a costi ragionevoli, e soprattutto diffondere una cultura del vino italiano”. Qualche cifra per capirci: il mercato dei vini italiani Oltremanica vale oltre 700 milioni di euro e ha registrato, negli ultimi 10 anni, un incremento del 40% per quanto riguarda i vini “fermi” e del 27% per le bollicine.
Rabezzana per il locale di Londra punta a un fatturato di 800mila sterline per il 2015 con un incremento di oltre il 50% per l’anno seguente.
ER: ENOTECA RABEZZANA
È con questo spirito, e con il sostegno di questi dati, che è nato ER, ovvero Enoteca Rabezzana, un bel locale dalla facciata blu potremmo dire mediterraneo (va be’, a Torino non c’è il mare ma non sottilizziamo) in Long Lane, a due passi da Smithfield Market, il gran mercato centrale della carne, uno dei più vasti d’Europa. Una location perfetta per parlare di vino ma anche di food. “Abbiamo portato a Londra 150 etichette di vini italiani e sono tutte in degustazione. Da consumare sul posto al bicchiere o da acquistare. Ci sono grandi vini piemontesi, il Barbaresco di Gaia, i Barolo e i Nebbiolo, la nostra Barbera e il nostro Grignolino, ma anche bollicine, bianchi, vini friulani, pugliesi. Da abbinare alle proposte di food dello chef Guglielmo Arnulfo, genovese, patron del ristorante Acciuga Kensington. Abbiamo 65 posti a sedere, e vogliamo diffondere la cultura del gusto anche attraverso corsi, work shop, eventi”.
Intanto, a dare sostegno al progetto, ci sono la pasta degli zii Giustetto, il cioccolato di Odilla Chocolat, uno dei nomi eccellenti del cioccolato torinese (“perfetto da gustare con un moscato passito”, spiega Rabezzana), il caffè Alberto. Il business lunch, con acqua, caffè e un calice di vino, è proposto a 10 sterline per un piatto, 15 con 2 portate, 20 con tre (“e per Londra sono prezzi molto ragionevoli”), alla carta si spazia da 5 a 20 sterline a piatto (per una cena, 30/40 sterline) e sono proposte rigorosamente all’italiana: linguine all’albese, trofie al pesto, tagliata di manzo e cipolla caramellata al balsamico, ci sono taglieri di formaggi, prosciutti e per dessert anche il piemontesissimo bunet, insieme al tortino di cioccolato caldo e al panettone. “L’idea è di proporre il panettone, quello siciliano di Fiasconaro, tutto l’anno. Con i produttori siciliani abbiamo una bella collaborazione, per esempio con la Casa dei Giovani di Bagheria, che lavora su terreni confiscati alla mafia, a boss come Provenzano, De Naro: il loro olio extravergine bio nasce a Castelvetrano, in provincia di Trapani, con olive del Belice”.
I PROGETTI
Troppo presto per fare un bilancio, naturalmente: ER ha aperto solo a dicembre: ma è già un successo, un place-to-be. “A Londra conta la qualità, che è quello su cui noi puntiamo”. Progetti? “Una linea bio, ci stiamo lavorando. E poi rafforzare l’e-commerce, il catering”. E naturalmente anche far venire più inglesi in Italia. Da ER si possono organizzare tour enogastronomici in Piemonte, con base al Relais San Desiderio nelle colline del Monferrato, la proposta relax di Rabezzana fra i vigneti di famiglia, e un secondo Relais San Desiderio si trova in Maremma, vicino al porticciolo di Scarlino. Dopo aver provato un “taste of Italy” a Londra, vien voglia di andare a vedere dove tutto è cominciato, no?
Fonte:http://www.gamberorosso.it/component/k2/item/1021460-enoteca-rabezzana-da-torino-a-londra-andata-e-ritorno-nel-segno-del-vino