Franchising, retail, business



 

Documento riservato rivela: la Banca d’Inghilterra sta studiando gli effetti dell’uscita dall’Unione Europea.

bank of england

23/05/2015
LONDRA - Grande imbarazzo alla Banca d'Inghilterra stamani: un documento riservato, che spiega in dettaglio la creazione di un'unità speciale supersegreta sui rischi finanziari di Brexit, è stato pubblicato sul quotidiano The Guardian. A peggiorare le cose è il fatto che il documento non è stato carpito da un giornalista senza scrupoli, ma è stato inviato via mail per errore da un dirigente della Bank of England.

Poche ore dopo la pubblicazione del documento, la BoE ha ammesso che sta studiando vari possibili scenari futuri, tra i quali la possibilità di un'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea in seguito al referendum che il Governo ha promesso di tenere entro il 2017.
E' “molto spiacevole” che la notizia sia trapelata in seguito all'errore definito “involontario” di un dirigente, ha detto la Banca, che però ha difeso la creazione di una taskforce su Brexit.
«Oggi, a causa di una email interna inoltrata a causa di un errore involontario, sono diventate di dominio pubblico informazioni riservate relative al lavoro che la Banca intende fare sulle potenziali conseguenze dei negoziati con la Ue e del previsto referendum , - ha fatto sapere la Banca in un comunicato ufficiale. – Ci sono una serie di questioni economiche e finanziarie che si pongono nel contesto dei negoziati e del referendum, ed è una delle responsabilità della Banca studiarle e ponderarle. Non è sensato parlare di queste cose in pubblico e in anticipo, quindi intendiamo rivelare l'esito dei nostri studi al momento giusto, così come abbiamo fatto nel caso del referendum scozzese».
La squadra è composta da quattro dirigenti scelti, sotto la guida di Sir Jon Cunliffe, il vice direttore responsabile per la stabilità finanziaria, con istruzioni precise di mantenere il segreto anche all'interno della Banca e di non fare mai riferimento esplicito al referendum. «Se vi viene chiesto su cosa state lavorando, dite che lavorate a un progetto sull'economia europea», consiglia la mail scritta da Cunliffe ai dirigenti coinvolti.
Il progetto, dal nome in codice Project Bookend, punta a prevedere le possibili conseguenze economiche e finanziarie per la Gran Bretagna in caso vincano i fautori di un'uscita dalla Ue. Ad esempio un crollo della sterlina, o dei titoli alla Borsa di Londra, o del valore dei buoni del Tesoro britannici, o una fuga all'estero di grandi banche e imprese.
Il cancelliere-ombra, il laburista Chris Leslie, ha detto che su un argomento di tale importanza dovrebbe esserci «un dibattito aperto e informato, non meccanismi clandestini nascosti dallo scrutinio pubblico».

Fonte:http://dottoricommercialistilondra.blogspot.co.uk/2015/05/londra-studia-uscita-da-eu.html

LEGGI GLI ALTRI BLOG

Logo FEPbyFFF dates UK

 

ImmagineCompanyProfileUK2ImmagineCompanyProfileIT2

Logo Store inout BrD piccoloL’idea di creare un blog giornaliero per  il mondo del retail nasce grazie ai continui feedback positivi che riceviamo dalle notizie condivise attraverso diversi canali.
Rivolto a tutte le tipologie di distribuzione presenti sul mercato: dal dettaglio ai grandi mall, dal commercio locale e nazionale alle catene di negozi internazionali, investitori, ai nostri fedeli clienti e chiunque altro è realmente interessato allo studio e all'approfondimento su ciò che guida il comportamento dei consumatori. E' anche un blog per tutti coloro i quali lavorano già nel mondo del Retail.
Verranno condivise le loro esperienze, le loro attitudini e le loro experties. Un blog di condivisione, quindi.
Ospitato sul sito della BRD Consulting, che da decenni lavora nel mondo distributivo Italiano ed Internazionale, il blog Store in & out riguarderà il business, i marchi e i comportamenti d'acquisto propri di alcune delle più grandi aziende.
Ci saranno anche notizie in lingua originale per dare evidenza dell’attenzione della nostra Azienda nei confronti del global.
È possibile raggiungere lo staff  a: info@brdconsulting.it

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Continuando la navigazione su questo sito accetti che vengano utilizzati.