Franchising, retail, business
29/06/2015
Il baccalà Giraldo, i tartufi bianchi di Alba, il prosciutto di Parma di Gallina, l’olio extravergine di Pianogrillo, la fassona piemontese di Oberto e i formaggi di Luigi Guffanti saranno gli ambasciatori del made in Italy di alta qualità nella ristorazione di Dubai.
Grazie all’apertura in autunno di una filiale per l’importazione e la distribuzione in esclusiva di Longino&Cardenal, l’azienda di Pogliano Milanese che da oltre 25 anni seleziona, importa e distribuisce materie prime d’eccellenza.
Dopo Hong Kong, infatti, la seconda destinazione sono gli Emirati Arabi Uniti.
“Dubai è una città in forte crescita, con una grande presenza di expat e di turisti stranieri. – spiega il titolare di L&C Riccardo Uleri – Qui sono presenti tutte le più importanti catene alberghiere e moltissimi ristoranti occidentali, il nostro target di riferimento. La qualità della ristorazione è molto alta e sono convinto che ci sarà una continua crescita, molti chef italiani ed europei lavorano a Dubai, e altri hanno consulenze. In ultimo, ma non di minore importanza, Dubai nel 2020 ospiterà l’Expo, un motivo in più per essere presenti su questo mercato”.
Prodotti con certificazioni Halal
Negli Emirati Arabi Uniti l’azienda milanese importerà la gamma di prodotti selezionati in 25 anni di attività. “Andremo con l’intera gamma già disponibile in Italia e a HK, ma con una maggiore presenza di prodotti italiani. Chiaramente i freschi, che sono il nostro punto di forza, dovranno avere la certificazione Halal, mentre non ci sono problemi a distribuire i salumi perché destinati esclusivamente alla clientela occidentale”.
La freschezza sarà garantita da voli aerei giornalieri, mentre per i conservati il trasporto avverrà via nave.
“Dubai, al pari di Honk Kong – prosegue Uleri – è una piazza con pochi milioni di abitanti, ma la percentuale di persone interessate a questo tipo di prodotto di eccellente qualità e a consumare pasti in ristoranti di alto livello è altissima”.
L’obiettivo di business per il 2016 è di circa 1,5 milioni di euro supportato da una struttura snella e una logistica esterna e locale. Come già era stato per HK, dove l’obiettivo era stato di 1 milione di euro, triplicato dopo appena un anno e mezzo di attività.
Fonte:http://food24.ilsole24ore.com/2015/06/dopo-hong-kong-longino-porta-le-eccellenze-italiane-a-dubai/#0