Franchising, retail, business
18/08/2015
Finisce l’era dei buoni pasto utilizzati al supermercato per fare la spesa in modo cumulativo e contestuale: con l'incentivo fiscale ai ticket elettronici, entrato in vigore all’inizio di luglio, sarà più facile controllare la spesa e tracciarla.
In questo modo, il lavoratore non potrà più accumulare, durante la settimana i buoni per poi spenderli tutti in una volta, ma sarà costretto a usarne non più di uno al giorno, e comunque solo nei giorni lavorativi. La legge di Stabilità prevede che il valore esente da tassazione per il buono pasto sia portato a 7 euro, ma solo per i ticket elettronici, che rappresentano non oltre il 15 per cento del mercato.
Tireranno un sospiro di sollievo i tanti commercianti che in questi anni si sono dovuti confrontare con una modalità di pagamento che è certamente figlia di questi anni difficili per i bilanci familiari e che incideva non poco sulla gestione dei negozi.
Se si pensa che ogni giorno gli italiani ne utilizzano 2 milioni – il 70 per cento dei quali nella grande distribuzione e solo una minima quota nei bar e nei ristoranti – si comprende come il costo delle commissioni, che varia dal 6 al 15 per cento contro, ad esempio, il 3 per cento applicato in Francia, e i tempi necessari al gestore del punto di vendita per recuperare il valore del buono – vanno messi in conto dai 40 giorni delle card ai 120 del buono cartaceo – rappresentassero un problema certo di non poco conto. A pagare il conto, invece, saranno i consumatori che traevano dai buoni pasto un sollievo al proprio bilancio familiare utilizzandoli come valuta per fare la spesa.
Fonte:http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/rapporti/osserva-italia/conad/2015/08/06/news/7_finita_l_era_dei_buoni-pasto_al_smk-120515581/?ref=fbpr