Franchising, retail, business
07/09/2015
Centossessanta negozi sfitti al Vomero. Centossessanta commercianti costretti ad abbassare definitivamente le saracinesche. Qualcuno dopo oltre un secolo di attività.
L'unico comune denominatore relativo alla causa che ha determinato l'abbandono della piazza: il caro-fitti.
La radiografia della crisi del commercio nel quartiere collinare è stata realizzata da Enzo Perrotta, consigliere nazionale di Confimprese Italia che, strada per strada, ha ricostruito la mappa della recessione.
Partiamo dalla via delle grandi firme. Ovvero il tratto terminale di via Luca Giordano, quello compreso tra via Scarlatti e via Vaccaro. «Nove negozi chiusi su venti» ammette a malincuore il leader dei commercianti di Vomero e Arenella. E spiega: «Hanno abbandonato la piazza negozi come Fendi, MaxiHo, Tammaro, Tramontano. Tutti per lo stesso motivo. Una richiesta di fitto che va ben oltre i prezzi di mercato».
E non è solo il settore abbigliamento che è stato costretto a rinunciare. In quel tratto di via Luca Giordano, spiega ancora Perrotta, anche la ristorazione ha visto chiudere i battenti di una pizzeria.
Oggi quel tratto di via Luca Giordano è diventato una strada fantasma con la maggior parte delle serrande calate giù. «Eppure, fino a pochi mesi fa, era uno dei luoghi maggiormente animati per lo shopping di griffe di lusso» commenta ancora il rappresentante dei commercianti.
Altre strade che hanno ”perso l'anima” sono via Kerbaker (su trenta negozi dodici sono sfitti), via Scarlatti lato alto (otto chiusi su sedici), via Bernini (quattro locali vuoti su sedici), via Orsi (su ventidue rivendite, dieci espongono il cartello ”fittasi). Per non parlare delle gallerie. «Morte letteralmente la ”Scarlatti” e la ”Vanvitelli”» dichiara Perrotta senza usare giri di parole.
Fonte:http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/napoli_negozi_chiusi_vomero/notizie/1553033.shtml