Franchising, retail, business



 

Il Nord Europa traina il retail immobiliare

01orio al serio

21/10/2015
L'ottimismo dei consumatori a livello mondiale è il carburante che innesta la marcia delle vendite nei centri commerciali e nelle vie del lusso. E, con le vendite, si impennano anche gli investimenti immobiliari di grandi dimensioni.

Ormai a poche settimane dall'inizio del Mapic _ la Fiera immobiliare di Cannes dche si aprirà il 18 novembre dedicata al mondo dello shopping e degli investimenti real estate nel settore commerciale _ è il momento di fare il punto della situazione sul segmento, ormai diventato una punta di diamante dei portafogli immobiliari degli investitori istituzionali.
Il giro del mondo dei consumi. La riduzione dei costi energetici e del carburante, la diminuzione dei tassi di disoccupazione e i tassi di interesse a livelli minimi stanno facendo ri-esplodere la voglia di consumi e shopping a livello mondiale. L'ultimo report di Jll, della metà di agosto, precisa che le vendite retail stanno migliorando in Europa, con un colpo di reni nelle città nord europee, dove anche i canoni di affitto del settore retail sono in piena ascesa. Negli Stati Uniti la ripresa è invece molto più graduale, ma comunque in continuo rafforzamento. Diverso il trend nell'area asiatica del Pacifico: qui il boom è trainato dal continuo insediamento di nuovi operatori retailer in nuovi mercati, creando una sorta di “turismo dello shopping” che svolge un particolare appeal sui consumatori e sugli investitori cinesi.
Gli Stati Uniti. Nonostante il ritmo di miglioramento del settore retail negli Usa sia più graduale che negli altri comparti del real estate, la domanda di spazi del settore eccede l'offerta ormai da quattro trimestri, con una contrazione del “vacancy rate” (il tasso di sfitto) al 5,9% alla fine del primo semestre 2015. I canoni di locazione sono cresciuti dell'1,2% su base annua al 30 giugno scorso e dello 0,5% nel trimestre. A livello geografico, resta netta la differenza di performance delle città clou rispetto al resto del Paese: a fare da traino sono, nell'ordine, Miami, New York, Houston, Dallas, Fort Lauderdale, Boston e San Francisco.
Europa. Il miglioramento della fiducia dei consumatori e dell'ottimismo spingono le vendite in Europa, che aumentano del 2,9% nel 2015 e con una previsione di un ulteriore miglioramento del 2% nel 2016, sempre secondo l'ultimo report di Jll. Fino al 2017 le attese sono di una forte tenuta, in particolare, nel Regno Unito, in Turchia, Norvegia e, più in generale, nell'area Ue. Gli aumenti più consistenti nei canoni di locazione delle cosiddette “high street” sono a Birmingham (+8,8% trimestre su trimestre), Bruxelles (+8,1%), Antwerp (+8,1%), Francoforte (+3,3%) e Stoccolma (+2,1%), mentre sono in discesa a Rotterdam (-2,8%) e Amsterdam (-1,7%). In prospettiva da qui alla fine del 2015, le attese sono di una sovraperformance a Londra, Birmingham, Dublino, Francoforte, Amburgo e Monaco.
Asia. La crisi cinese ha influito sui consumi, ma in misura minore rispetto ai timori: la domanda di spazi retail ha retto, soprattutto nella fascia media, mentre i brand del lusso sono rimasti più cauti. Hong Kong è in un terreno di aspettativa e relativa debolezza, ma Singapore ha visto il debutto di numerosi nuovi brand nel secondo trimestre del 2015. Alcuni grandi retailer internazionali stanno esplorando nuove possibilità in location più decentrate o in città di secondo livello, ma emergenti, del Sudest asiatico, mentre continua il positivo andamento del settore F&B in Australia. I canoni di affitto sono aumentati nelle principali città asiatiche nel secondo trimestre dell'anno, secondo Jll, soprattutto a Bangkok e Jakarta (+2% nel trimestre), mentre leggere discese sono state sperimentate a Hong Kong e Singapore, dove peraltro i canoni erano molto alti.
Focus sul lusso. Il Global retail highlights report di Colliers International, che prende in esame 125 shopping location in 50 Paesi nel mondo, mette l'accento sulla potenza del settore del lusso, che continua a esercitare un forte potere sull'andamento positivo del settore retail. Secondo Colliers i redditi dei “top earners” continuano a crescere e questo beneficia il settore del lusso, con un impatto particolare nelle città classiche, vale a dire Parigi, Londra, New York e le grandi città asiatiche. In prospettiva, in un'ottica di investimento dei grandi player, l'attenzione va posizionata nei Paesi in sviluppo in Europa, Medio Oriente e Asia, dove la crescita economica traina un passaggio di livello per la classe lavoratrice, con un rafforzamento della classe media, in cerca di un livello di shopping su misura. Comunque le vie del lusso più care al mondo restano quelle classiche. A guidare la classifica è sempre la Fifth Avenue di New York, con affitti di 10.278 euro al metro quadrato all'anno, seguita dalla Queen's Road Central di Hong Kong con 5.999 euro e Canton Road sempre di Hong Kong con 5.822 euro al metro. Gli Champs Elysèes a Parigi sono a quota 4.467 euro al metro e Old Bond Street di Londra a 3.876 euro al metro. Milano, via Montenapoleone, viene prima di Mosca ma dopo Zurigo, con 2.574 euro al metro all'anno di affitti.

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