Franchising, retail, business
29/10/2015
«Investire per una nuova cultura»: è la parola chiave degli Stati Generali della Cultura del Sole 24 Ore, che si sono svolti ieri all’Auditorium Conciliazione di Roma. Una giornata di confronto tra istituzioni, esperti e investitori sui principali asset e valori del patrimonio culturale italiano. Si è discusso di Art bonus, di modelli virtuosi di gestione dei musei, di valorizzazione del patrimonio, di buona scuola, delle più importanti opere di restauro sostenute dalle grandi aziende del Made in Italy.
Fra gli ospiti il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini. Il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano ha intervistato l’ad e presidente del gruppo Tod's, Diego Della Valle.
Ore 14.00. Franceschini: ogni grande impresa italiana adotti un museo
«Mi pare di vedere segnali importanti da parte delle imprese sul fronte della cultura», ha assicurato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, parlando a Roma davanti agli Stati generali della Cultura. «Sembrava di dire cose strane quando sostenevo che gli investimenti in cultura e turismo possono rappresentare uno dei motori della ripresa», ha proseguito, «ma oggi abbiamo una Legge di Stabilità che mette al centro gli investimenti in cultura e turismo che possono dare un contributo determinante alla ripresa e alla crescita del Paese, forse il più importante». L’auspicio di Franceschini è che «ogni grande impresa italiana adotti, diventi main partner di un grande museo». E ha aggiunto: «L'art bonus avvicina e stimola le grandi imprese alla cultura, vorrei che si arrivasse ad un momento in cui la responsabilità sociale di impresa è valutata su quanto investe in cultura».
Ore 13.58. Franceschini: decreto su sciopero Colosseo conquista di civiltà
Il ministro Franceschini, dal palco degli Stati generali della Cultura, ha ricordato le contromisure adottate dal governo per rimediare alla brutta figura della serrata del Colosseo e di altri siti culturali che hanno lasciato in fila centinaia di migliaia di turisti per “assemblea sindacale” dei custodi. «Il fatto che nel nostro paese il Parlamento stia decidendo in queste ore che i Beni culturali diventano di servizi pubblici essenziali - ha dichiarato riferendosi al decreto legge sullo diritto di sciopero nei beni culturali all’attenzione delle Camere - è una grande conquista di civiltà»
Ore 13.48. Franceschini: in arrivo 500 assunzioni per settore culturale
«C’è una norma nuova essenziale», ha rivendicato Franceschini (anche per replicare alle critiche arrivate al governo dal presidente della Fondazione Roma) per un ministero, il suo, con molto personale avanti con gli anni: «Una deroga per dar modo di assumere nel 2016 500 archivisti, restauratori, archeologi, bibliotecari». In generale, saranno quindi assunte nel pubblico impiego «quelle professionalità studiate da molti giovani e che garantiranno la copertura di tutti i posti i posti di lavoro specializzato di cui il settore culturale ha bisogno».
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