Franchising, retail, business
05/11/2015
Frans Muller, ceo di Delhaize, e Marco Pedroni, presidente di Coop, commentano le ultime mosse del portale ecommerce nel grocery e le prospettive del canale online
A Seattle sta sperimentando la consegna di pasti pronti dai ristoranti e conta di estenderla presto ad altre metropoli del Paese. In Francia, invece, ha da poco ampliato la sua offerta online di generi alimentari, portandola a oltre 34mila referenze. Quasi 15 mila in più di quelle proposte in Italia, ma con l’obiettivo, in entrambi i casi, di sviluppare ulteriormente il settore del grocery nei prossimi mesi. Per Jeff Bezos, insomma, questo è solo l’inizio nella sfida ai retailer tradizionali. Un’offensiva, quella di Amazon, che in Italia passa anche per il lancio dell’app Prime Now, dedicata ai clienti Prime dell’area di Milano, già attiva nel vecchio continente solo in Gran Bretagna. Gli e-shopper, dunque, possono farsi recapitare gli ordini a casa entro un’ora, oppure in finestre di due ore, scegliendo tra circa 15mila prodotti, alcuni dei quali disponibili solo con il nuovo servizio, come per esempio pane, yogurt, gelato e minestrone surgelato. L’intenzione del colosso dell’ecommerce è quella di riproporre l’applicazione in numerose città italiane durante il prossimo anno, secondo un piano su larga scala che coinvolge diverse realtà europee. Le insegne fisiche, insomma, dovranno competere sempre più anche con i tempi di consegna estremamente ridotti offerti dai portali digitali. “La crescita dello shopping on line è una tendenza che non possiamo sottovalutare – commenta Frans Muller, ceo di Delhaize -. Però va detto che per quanto riguarda l’alimentare, questa modalità di acquisto sta decollando alla stessa velocità registrata da altri comparti. E ciò perché gestire l’ultimo tratto della supply chain è molto complesso e i margini sono risicati. Entro il 2020, tuttavia, prevediamo che anche questo settore farà dei passi in avanti e raggiungerà uno share del 10% sul totale del venduto on line. Di sicuro, Delhaize sarà pronto a competere anche su questo fronte”. Tra i rivenditori tradizionali, inoltre, non manca chi ritiene che l’ascesa del player americano possa avere effetti benefici su tutto il mondo della distribuzione. ““Io credo che Amazon rappresenti uno stimolo per i retailer tradizionali, perché il web può essere un elemento importante di integrazione con la rete fisica – conferma Marco Pedroni, presidente di Coop Italia -. Noi siamo convinti che anche in futuro la maggior parte degli acquisiti di beni alimentari avverrà in spazi fisici, ma il web avrà un ruolo fondamentale ai fini informativi e in una logica di riordino del prodotto”.
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