Franchising, retail, business
27/11/2015
Nuovi posti di lavoro in agricoltura per almeno 20mila giovani. Lo annuncia oggi Coldiretti segnalando l’approvazione da parte della Commissione europea di tutti i Piani di sviluppo rurale presentati dall’Italia. Un sì che darebbe il via a un volano economico di quasi 21 miliardi di euro fino al 2020 per le campagne con interventi regionali.
Saranno sostenuti finanziariamente il primo insediamento dei giovani ma anche l’ammodernamento delle imprese, il sostegno delle filiere corte e interventi nazionali sulla gestione del rischio il piano irriguo e la biodiversità animale.
I primi bandi in Toscana ed Emilia Romagna
I primi bandi per i giovani sono già partiti in Toscana mentre in Emilia Romagna il bando chiuderà il 1 dicembre. Ma opportunità si apriranno in tutte le Regioni. Gli interventi che si rivolgono a giovani agricoltori tra 18 e 40 anni non compiuti possono arrivare ad offrire – spiega la Coldiretti – fino a 70mila euro a fondo perduto per iniziare l’attività oltre a un contributo a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può arrivare sino al 60%. I giovani potranno accedere inoltre a tutte le altre misure previste sviluppo rurale come consulenza aziendale o la formazione con criteri di priorità.
“C’è un intero esercito di giovani che sta prendendo in mano un settore considerato vecchio, saturo e inappropriato per immaginare prospettive future per costruire un Paese migliore per se stessi e per gli altri – afferma Maria Letizia Gardoni delegata dei giovani della Coldiretti -. I piani di sviluppo rurali (Psr) rappresentano uno strumento utile per continuare ad incrementare la presenza delle nuove generazioni nelle campagne italiane, che però deve essere leggibile e di facile interpretazione e che sia oggetto di semplificazione per facilitare l’avvicinamento delle giovai imprese alle opportunità offerte dal settore agricolo”.
Aziende giovani più dinamiche e con più occupati
E i giovani interessati sono parecchi. Secondo un recente sondaggio nel 57% dei casi oggi un giovane preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o fare l’impiegato in banca (18%). D’altronde – sempre secondo dati Coldiretti le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.
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