Franchising, retail, business
30/11/2015
Chanel, Tiffany, Hermès e Rolex hanno battuto decisamente la crisi d’Italia. Le quattro griffe, infatti, sono casi esemplari di come si possa crescere anche in tempi di congiuntura negativa e sui mercati più difficili. Come? Puntando su strategie di lungo periodo.
L’analisi, sviluppata sul numero 14 di Pambianco Magazine, prende in considerazione i bilanci nazionali dei quattro brand di lusso. Emerge un dato significativo: sono tutti cresciuti costantemente, anno su anno, dal 2007 al 2014. Non solo hanno attraversato indenni la gravissima e prolungata crisi del nostro mercato, ma hanno raddoppiato i risultati. Rolex Italia Spa è cresciuta dal 2007 al 2014 passando da 209 milioni di euro a 402 milioni; Hermès Italia Spa è salita dai 63 milioni del 2007 ai 117 dello scorso anno; Tiffany & Co. Italia Spa è cresciuta dai 27 milioni di euro del 2007 agli attuali 67 milioni; Chanel srl, infine, ha segnato un incremento che l’ha vista passare da 132 milioni di euro a 252 milioni. Considerando gli ultimi due anni (2013-2014), tutti i fatturati delle società prese in esame hanno registrato una variazione positiva: Rolex Italia del 6,1%, Hermès Italia del 16%, Tiffany & Co. Italia dell’8,5% e Chanel srl del 5 per cento.
Per quanto attivi in comparti differenti, i marchi presi in esame hanno sempre praticato una politica orientata al lungo periodo, non puntando sulla crescita facile. Si tratta di griffe storiche e consolidate a livello internazionale che producono oggetti di alto valore qualitativo ed economico, si rivolgono a un target di pubblico alto in ognuno dei relativi settori merceologici, dalla moda ai gioielli, dagli orologi alla cosmetica. Insomma, il tipo di comparto è ininfluente quando alla base c’è una società consolidata e coerente.
Uno dei fattori chiave sono gli acquisti stranieri. La sorpresa degli ultimi mesi, però, emerge dai conti di Chanel. Le vendite al dettaglio dei prodotti Moda e Accessori della griffe, infatti, hanno registrato un incremento, caratterizzato non solo, come negli anni recenti, dai flussi di clientela straniera, ma anche da una concreta ripresa degli acquisti da parte della clientela italiana. In progressione, per Chanel, anche i fatturati di Profumeria e Cosmetica, le cui vendite sono dirette esclusivamente alla clientela locale. I dati della griffe rivelano un più generale ribilanciamento tra shopping internazionale e nazionale, in parte dovuto anche a una serie di eventi politico-economici che hanno investito altri Paesi, e frenato le vendite alla clientela extra-europea, russa, cinese, brasiliana in particolare.
Dopo anni di fatturati trainati dagli acquisti dei turisti stranieri, insomma, si sta avvertendo una lieve inversione di tendenza che vede un ritorno all’acquisto da parte degli italiani, anche se per una percentuale minoritaria del fatturato totale.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2015/11/30/le-4-griffe-che-battono-la-crisi-ditalia-187870/