Franchising, retail, business
04/12/2015
Sergio Marchionne in versione Babbo Natale. Alzi la mano chi avrebbe osato immaginarlo: il grande capo di Fiat Chrysler ha quasi dato l’impressione, attraverso gli anni, di godersela in pieno, l’etichetta del burbero padrone delle ferriere. E invece…
È successo mercoledì sera. In casa Ferrari, sul finale della riunione natalizia con maestranze, operai, ingegneri. A un certo punto il presidente ha annunciato il regalo inatteso. Vi informo, ha comunicato a chi lo ascoltava, che nella busta paga di fine anno troverete una gratifica straordinaria di cinquemila (5.000, meglio scrivere la cifra esatta) euro lordi. E tanti auguri a voi e alle vostre famiglie.
Ora, il gesto nemmeno avrebbe bisogno di essere commentato. Per un meccanico o un elettricista, il ‘dono’ si traduce in una doppia mensilità aggiuntiva, più o meno e al netto delle tasse. E inoltre non siamo in presenza di un obbligo contrattuale: cioè non si tratta di un premio di produzione negoziato coi sindacati. Nossignore: questo è un cadeau, una elargizione che pare quasi voler indicare la consapevolezza di un debito di gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne che hanno reso possibile un miracolo. In breve: se il marchio Ferrari vale così tanto, a Wall Street (all’incirca 8 miliardi di dollari di capitalizzazione) come nella percezione collettiva sul pianeta della globalizzazione, ecco forse sarà pure merito di chi quotidianamente lavora per progettare, sviluppare e realizzare macchine che sono gioielli.
Come Luca. Naturalmente, qui non è il caso di scomodare lo psicologo. Il Marchionne-Babbo Natale sa quello che fa. Al personaggio non deve essere sfuggito il disagio che, nel cuore della patria ferrarista, aveva segnato chiunque, all’indomani della brutale defenestrazione di Montezemolo. L’avvocato emanava un fascino speciale, anche in ragione di politiche gestionali molto innovative: da uno strepitoso welfare aziendale alla difesa di un’identità che quasi si traduceva in una sorta di ‘indipendenza’ di Maranello rispetto alla capitale Torino.
E INSOMMA era stato Luca, 3 anni fa, quando ancora pensava di essere leader a vita delle Rosse, a ideare il bonus in busta paga, spiegando che, se le cose fossero andate avanti così, magari ci sarebbe stato in futuro un bis (sempre in busta). Ma, congedato Montezemolo, l’homo Ferrari aveva messo in preventivo una crisi di fiducia, un adeguamento a prassi ‘americane’ e poco conciliabili con l’unicità del modello emiliano.
A quanto pare, così non è. E meno male, verrebbe voglia di aggiungere.
Fonte:http://www.catenaumana.com/cronaca/ferrari-a-natale-5-000-euro-in-busta-paga-ai-dipendenti/