Franchising, retail, business
05/12/2015
Giovedì scorso a Buy Tourism Online 2015, l’evento più interessante sul turismo in Italia, ho presentato una ricerca sulle performance degli account turistici delle regioni sui social media, aggiornando l’analisi svolta per prima volta nel 2012.
Grazie al tool Blogmeter Social Analytics sono state analizzate le attività sui loro presidi ufficiali Facebook, Twitter, Instagram nel periodo dal 1 agosto al 31 ottobre di quest’anno.
La prima evidenza che salta all’occhio è che rispetto a tre anni fa quasi tutti hanno abbracciato Facebook (95%) e Twitter (90%), ma ancora solo il 67% sta sfruttando il potenziale di Instagram.
Dei circa 28.000 contenuti prodotti il 66% è stato pubblicato su Twitter, il 31% su Facebook e solo il 3% su Instagram. Ma le interazioni stimolate da tali contenuti, oltre 2,8 milioni, solo per il 5% sono avvenute sul primo network, mentre l’84% è derivato da Facebook e un buon 11% da Instagram.
Facebook
La situazione su Facebook può essere fotografata dalla mappa di posizionamento delle pagine regionali per numero di fan (asse x), engagement (asse y) e post scritti (grandezza della bolla).
Tra i leader Visit Tuscany è la pagina che è riuscita a raccogliere la community più ampia e a coinvolgerla adeguatamente (circa 450.000 fan che hanno generato oltre 500.000 interazioni), probabilmente anche grazie alla scelta di scrivere soltanto in inglese.
In termini di fan, seguono Visit Sicily e Alto Adige da vivere, mentre per engagement Visit Veneto (284.000) e Visit Trentino (273.000).
La media delle interazioni per post è di 460 tra like, commenti, condivisioni, ma il Veneto riesce a stimolare ben 2.300 interazioni medie per post e la Toscana 1.600.
Anche se le foto sono la forma più usata di contenuto, dovrebbe far riflettere che il post che ha avuto più successo è un video di Friuli Venezia Giulia Turismo, che ha ottenuto oltre 18.500 interazioni e 333.000 visualizzazioni.
Twitter
Sul network dei 140 caratteri i leader in termini di follower acquisiti sono Marche (oltre 73.500), Emilia Romagna (39.000) e Puglia (21.000). Per capacità di coinvolgimento svettano Visit Lazio (27.100 tra like, retweet, mention), le Marche (20.300 interazioni) e l’Emilia Romagna (12.700).
Qui la media delle interazioni per post è molto bassa: 9 interazioni per tweet pubblicato. Sicuramente influisce negativamente la mole di contenuti postati (qualcosa come 300 al mese), ma anche una generale difficoltà di trovare il modo giusto per interessare gli utenti di Twitter. Si pensi che i tweet più virali, di Visit Lazio e Viaggiare in Puglia, collezionano rispettivamente 167 e 144 interazioni.
Instagram
Ancora poco sfruttata la community delle immagini. Visit Tuscany svetta anche qui con oltre 18.200 follower e 106.300 interazioni (somma di like e reply).
Per follower ancora distanti, sui 10.000, Veneto, Puglia e Marche, mentre per interazioni seguono Visit Veneto (50.600 interazioni), Marche Tourism (30.000), Turismo in Liguria (25.300) e Visit South Tyrol (24.900).
La media delle interazioni per singolo post è di 278, molto più elevata che su Twitter. I contenuti più apprezzati sono i paesaggi, in particolare quelli della Toscana che arrivano a totalizzare oltre 1.500 interazioni.
In definitiva emergono numerose opportunità ancora da cogliere sia in termini di sperimentazione (contenuti, formati, social advertising), che di Tourist Relationship Management (poche le risposte date attraverso i social media e lunghi i tempi).
In attesa dei vostri commenti vi lascio alla presentazione completa.
Fonte:http://vincos.it/2015/12/05/bto2015-lo-stato-del-turismo-regionale-sui-social-media/