Franchising, retail, business
11/01/2016
Dovrebbe esserci maggiore occupazione nel Regno Unito durante il 2016 ma i salari non cresceranno altrettanto.
Il Chartered Institute for Personnel and Development (CIPD), l’associazione di professionisti delle Risorse Umane, ha pubblicato le proprie previsioni relative al mercato del lavoro britannico per il 2016.
Nonostante l’introduzione del National Living Wage, la crescita dei salari non seguirà la crescita occupazionale a causa della forte offerta di manodopera da parte di lavoratori britannici e stranieri.
Mark Beatson, economista per il CIPD, prevede:
1) crescita occupazionale pari a 500.000 posti di lavoro durante il 2016, superiore alle previsioni di 400.000 da parte dell’Office for Budget Responsibility (OBR).
Beatson afferma “l’anno scorso prevedemmo un aumento dell’occupazione pari a 500.000 posti di lavoro e si avverò. Quest’anno penso che vedremo un risultato simile. Se il Governo fornirà il giusto supporto ai disoccupati potremmo vedere il tasso di disoccupazione scendere sotto al 5%, un livello non visto dal 2005.”
2) crescita salariale pari al 2% per gran parte del 2016, di molto inferiore rispetto alle previsioni della Bank of England e dell’OBR (intorno al 3,5%). La bassa inflazione fa si che i lavoratori vedranno comunque un miglioramento del potere di acquisto.
3) l’assenza di manodopera qualificata non dovrebbe creare problemi alla maggior parte dei datori di lavoro.
Beatson continua “i nostri sondaggi rivelano che la maggior parte delle aziende è fiduciosa nella propria capacità di trovare personale qualificato durante il 2016 e dice di avere una gamma di candidati idonei per la maggior parte di posizioni lavorative vacanti. Con livelli da record di immigrazione che contribuiscono all’offerta di manodopera, non sembra che ci sarà una carenza nel 2016.”
Cifre ufficiali rivelano che il numero di lavoratori stranieri nel Regno Unito è cresciuto da un livello pari a 986.000 nel 1997 a 3,22 milioni attuali, passando da una percentuale della totale forza lavoro del 3,7% a più del 10%.
4) il maggior rischio per le prospettive a lungo termine dell’economia britannica è legato alla scarsa crescita produttiva.
Fonte:http://www.italiansinfuga.com/2016/01/11/500-000-nuovi-posti-di-lavoro-previsti-per-il-regno-unito-nel-2016/