Franchising, retail, business
12/01/2016
Delusione saldi invernali: le vendite sono calate dello 0,4% nei primi 11 giorni del 2016. Per Federdistribuzione la data di partenza dei saldi, il 5 gennaio, si è rivelata una scelta sbagliata.
L’associazione della grande distribuzione aveva proposto di anticipare la partenza dei saldi già dal 2 gennaio, ma aveva dovuto subire lo stop di Confcommercio. Ora Federdistribuzione chiede di liberalizzare le promozioni.
Resta da specificare che il -0,4% si riferisce all'80% delle aziende operanti nel tessile (come La Rinascente, Coin, Zara, Ikea, Percassi) associate a Federdistribuzione.
«Temevamo questo risultato che si conferma essere al di sotto delle attese e contrario alle previsioni diffuse – commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – L'avvio delle vendite di fine stagione in un giorno feriale è stata una scelta inopportuna che ha avuto effetti negativi sull'affluenza dei consumatori nei negozi e sulle vendite. Federdistribuzione, con altre associazioni della distribuzione moderna, si è opposta chiedendo l'anticipo dei saldi al primo week end dell'anno, cioè al 2 e 3 gennaio, ma non è stata ascoltata».
«La conferma dell'avvio al 5 gennaio, un martedì, ha penalizzato le vendite di fine stagione - aggiunge Cobolli Gigli - inducendo peraltro a una corsa “opaca” all'anticipo dei saldi fin da prima di Natale, che forse avrebbe potuto essere limitata da una scelta diversa della data di partenza. I comportamenti di consumatori e imprese confermano che mantenere in vita normative vetuste e anacronistiche, come quelle che in molte regioni impediscono le promozioni sui prodotti oggetto dei saldi nei giorni precedenti e/o successivi alle vendite di fine stagione, non aiuta lo sviluppo moderno del sistema distributivo e la trasparenza nel mondo del commercio. Non dimentichiamoci, inoltre, che quest'anno è davvero esploso il fenomeno dell'acquisto via internet, un ambito nel quale regole come queste non possono essere rispettate».
Poi il presidente di Federdistribuzione conclude: «Torniamo a ribadire che, di fronte a questa situazione, la strada migliore da percorrere è quella della piena liberalizzazione delle promozioni nel settore non alimentare, mantenendo il momento dei saldi come forte elemento di marketing e di attrazione».
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2016-01-13/federdistribuzione-flop-saldi-invernali--11-giorni-non-decollano-04percento--195043.shtml?uuid=ACgpiW9B