Franchising, retail, business
25/01/2016
La ripresa del commercio al dettaglio è ancora debole e i dati Istat diffusi oggi sul comparto restituiscono una fotografia ancora altalenante. A soffrire sono soprattutto i grandi centri commerciali.
Infatti secondo Confcommercio, si tratta di “un’ulteriore segnale delle difficoltà della ripresa italiana ad avviarsi su un sentiero di crescita più sostenuto rispetto ai ritmi attuali ed idoneo al recupero, in tempi rapidi, di quanto perso negli ultimi anni. Ad integrare il quadro di luci ed ombre che sembra interessare in questa fase la domanda delle famiglie vi sono gli andamenti per tipologia distributiva”.
In particolare, “il miglioramento registrato dalle vendite presso le piccole superfici, tendenza in atto da alcuni mesi, si è confrontato con un calo degli acquisti presso le imprese di maggiori dimensioni ad indicare come il valore complessivo della domanda stenti a crescere in misura significativa. Segnali confortanti per le prospettive future sembrano, comunque, emergere dai dati sugli ordinativi di novembre, che mostrano un deciso miglioramento sul versante interno, sia in termini congiunturali che tendenziali, portando ad ipotizzare un inizio di 2016 più positivo”.
Confesercenti spalleggia il pensiero dell’associazione guidata da Carlo Sangalli. “I dati diffusi oggi dall'Istat – si legge in una nota di Confesercenti – ci restituiscono l'immagine di una ripresa più lenta di quanto ci si aspettasse, con troppi chiaroscuri. L'andamento che ne risulta è infatti lievemente positivo ma, come ormai accade da un po' di tempo, non in misura determinante, sia nell'industria sia nel commercio". I dati sulle vendite al dettaglio indicano che "le variazioni del volume di vendite dei primi undici mesi sono moderatamente positive (+0,3%), ma il mese di novembre segna una marcata riduzione rispetto allo scorso anno (1%)". Mentre per le imprese su piccole superfici, rispetto allo scorso anno "la variazione delle vendite è lievemente positiva e migliore di quella della grande distribuzione, penalizzata forse anche dalla preoccupazione seguita agli attentati di Parigi ed al rischio del ripetersi di attacchi nei luoghi più frequentati, tra i quali, appunto, centri commerciali e supermercati".
Riguardo al fatturato dell'industria rispetto allo scorso anno si è registrata una crescita “dello 0,8%, ma purtroppo rimane in flessione rispetto al mese precedente. Un ruolo nel rallentamento lo gioca la dinamica negativa della vendita di prodotti energetici. Per gli ordinativi va invece molto meglio". Dando uno sguardo d'insieme "a tutti gli undici mesi del 2015 non si rileva una costanza del segno più, quanto piuttosto un andamento ondulatorio".
Fonte:http://www.monitorimmobiliare.it/vendite-dettaglio-i-grandi-centri-commerciali-soffrono-ancora_201601251500&admin=yes?utm_source=GraphicMail&utm_medium=email&utm_term=NewsletterLink&utm_campaign=NewsletterFlash_2016125_15241&utm_content=allodiandrea%40libero%2Eit