Franchising, retail, business
08/03/2016
Tra aprile e giugno solo il 6% dei datori di lavoro avrebbe in programma nuove assunzioni. Commercio al dettaglio, ristoranti e alberghi i settori in espansione. Più opportunità di lavoro nelle grandi aziende
Un’Italia divisa in due – ma questa volta la dicotomia Nord-Sud non c’entra – dove le prospettive di assunzione mantengono il segno positivo, ma solo in alcuni settori e dimensioni aziendali. Per i datori di lavoro italiani i prossimi tre mesi saranno votati alla cautela; secondo l’ultima indagine trimestrale Manpower Employment Outlook Survey solo il 6% delle imprese ha in programma un incremento del numero dei dipendenti mentre l’87% dichiara di non voler apportare alcuna variazione al proprio organico. Le prospettive di assunzione restano quindi relativamente stabili rispetto al trimestre precedente (che segnava un indice di +1%), mentre migliorano di 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
ITALIA DIVISA IN DUE. I datori di lavoro di due regioni su quattro – Nord-Est e Sud/Isole – prevedono un leggero aumento del proprio organico nel periodo aprile-giugno, segnalando una previsione netta sull’occupazione pari a +2%. Tuttavia, i datori di lavoro segnalano piani di assunzione incerti sia nel Centro Italia che nel Nord-Ovest, dove le previsioni si attestano a -1%.
I SETTORI IN CRESCITA… Si prevede che nel prossimo trimestre il numero dei dipendenti crescerà in quattro dei 10 settori industriali. I mercati del lavoro più forti saranno quelli del settore commercio all’ingrosso e al dettaglio e ristoranti e alberghi, dove i datori di lavoro riportano previsioni nette sull’occupazione pari a +8% e +7%, rispettivamente.
Piccoli aumenti del numero di occupati sono previsti anche dai datori di lavoro nei settori di agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca, i quali riferiscono una prospettiva pari a +4%.
…E QUELLI IN CALO. Tuttavia, è previsto un calo degli organici in quattro settori. Le prospettive di assunzione indicano -5% sia nel settore delle Costruzioni che in quello Minerario ed estrattivo, mentre i datori di lavoro del settore Manifatturiero e dei Trasporti e Comunicazioni indicano una prospettiva pari a -4%. Rispetto al trimestre precedente, le prospettive peggiorano in cinque dei 10 settori industriali. I cali di maggiore rilievo di 5 punti percentuali sono segnalati nel settore finanziario, assicurativo, immobiliare, dei servizi alle aziende e minerario ed estrattivo.
CRISI PER LE MICRO AZIENDE. Per il prossimo trimestre, i datori di lavoro di tre delle quattro categorie, definite nell’indagine in base alla dimensione aziendale, prevedono un aumento del numero di lavoratori. L’andamento occupazionale più sostenuto è quello previsto dalle grandi aziende (con 250 o più dipendenti), con una previsione netta sull’occupazione pari a +9%, mentre le previsioni si attestano su +3% e +2% per le piccole (10-49 dipendenti) e medie aziende (50-249 dipendenti), rispettivamente. Tuttavia, i datori di lavoro delle micro-aziende (meno di 10 dipendenti) riferiscono una previsione incerta pari a -1%.
Fonte:http://www.businesspeople.it/Societa/Mondo-del-lavoro/Lavoro-un-secondo-trimestre-votato-alla-cautela_91401