Franchising, retail, business
09/03/2016
Negli scorsi giorni il web è stato turbato da una notizia che ha punto nel vivo decine di migliaia di italiani: la cancellazione della produzione delle caramelle Rossana.
Una cancellazione, questa, che decreterebbe la fine di un prodotto nato nel 1926 che in questi 90 anni di storia è stato in grado di conquistare non solo il palato dei suoi consumatori, ma anche il loro cuore, diventando una delle più famose caramelle prodotte e gustate in Italia.
Questo prodotto, conosciuto anche come Rossa Perugina e caratterizzata da dall’inconfondibile incarto di colore rosso brillante, è uno scrigno di ricordi preziosi legati all’infanzia e alla giovinezza di molti italiani. Il valore affettivo racchiuso in questo prodotto è emerso chiaramente dai commenti dei consumatori sui vari social network e non necessita di ulteriori osservazioni.
Gli utenti si sono ribellati subito, sono stati creati eventi per salvare la produzione dell’amata caramella dalla sua cancellazione e lo sconforto per questa decisione si è espanso a macchia d’olio. Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Da dove è partita la notizia?
L’ALLARME SULLA CANCELLAZIONE DELLE CARAMELLE ROSSANA
Il focolaio sembrerebbe essere stato il comunicato stampa, pubblicato sul sito di Nestlè il 2 marzo, riguardante l’intenzione di lanciare il Bacio Perugina nel mondo, potenziando la fabbrica di San Sisto e rendendola il fulcro della produzione del cioccolatino icona della Perugina. Un comunicato stampa in cui, però, non viene fatto il minimo riferimento al futuro della Rossa Perugina.
Indagando più a fondo, però è emerso un articolo scritto da Carla Spagnoli, Presidente del Movimento per Perugia e pronipote di Luisa Spagnoli, ideatrice del Bacio Perugina. L’articolo in questione è stato pubblicato il 24 febbraio e denuncia il fatto che, da parte di Nestlè, non sembra esserci nessuna volontà di festeggiare il 90esimo anno di vita del prodotto, sottolineando come potrebbe essere addirittura l’occasione per rilanciare il marchio Perugina e concludendo l’articolo augurandosi che questo possa non essere l’ultimo compleanno della Rossa. Senza parlare di un articolo del 1° marzo sul Corriere della Sera che metteva in guardia sulla decisione di Nestlè di rinunciare alle caramelle Rossana e alla pasticceria a marchio Ore liete.
In ogni modo, le dichiarazioni in merito al “preannunciato” stop di produzione hanno cominciato a dilagare nei primi giorni di marzo, alimentate da dichiarazioni della stessa Carla Spagnoli e altri esponenti legati ai sindacati. Gli utenti del web, insieme ai giornali, sono stati un efficiente canale di amplificazione ottenendo gli effetti di cui abbiamo già parlato in precedenza.
Nestlè ha risposto a questo fermento in modo molto pacato, rassicurando i consumatori tramite i propri social network. Sia su Facebook sia su Twitter, infatti, è stato pubblicato un post che non lascia dubbi all’interpretazione: la caramella Rossana vivrà!
La cosa certa è che Nestlè non ha mai investito in campagne di marketing a favore della Rossa Perugina. Cercando in rete le pubblicità di queste caramelle, infatti, abbiamo la possibilità di fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, ottenendo come risultati dei visual appartenenti a epoche ormai passate. Sarebbe molto interessante se il branding di questo prodotto venisse riportato in auge e modernizzato, magari proprio in occasione del 90esimo anniversario della sua nascita.
Chissà, magari la piccola “agitazione” nata sui social network da parte dei consumatori che non sembrano disposti a rinunciare alle Rossana può aver dato l’input giusto per l’ideazione di una strategia di marketing che possa far rivivere una seconda giovinezza a queste ormai centenarie caramelle…non ci resta che aspettare gli sviluppi futuri!
Fonte:http://www.popupmag.it/nestle-smentisce-lo-stop-alle-caramelle-rossana/