Franchising, retail, business
17/03/2016
Solo in Italia e negli Stati Uniti dal 2003 esiste una Legge del Buon Samaritano che permette alle Onlus di veicolare il cibo in eccesso verso le persone bisognose.
Da sola Eni, in sei mesi – da gennaio a giugno 2015 - ha donato 42mila porzioni di cibo: dalla mensa direttamente in casa di chi aveva necessità di un aiuto per mangiare. Si chiama foodsharing ed è un’iniziativa di solidarietà che ha messo in contatto Eni e La Fondazione Banco Alimentare Onlus. Il progetto si chiama Siticibo e recupera le eccedenze alimentari dalle mense del gruppo Eni già dal 2004. “In comune – spiegano da Eni - abbiamo la consapevolezza che le risorse a disposizione sul nostro pianeta non sono infinite ed è necessario impiegare al meglio il patrimonio che abbiamo a disposizione”.
Ogni giorno, oltre 400 persone, ricevono un pasto caldo da Eni e da una rete di persone che lavorano, con passione, attraversano città e garantiscono una distribuzione capillare. Il cibo parte dai ristoranti aziendali Eni di San Donato Milanese, di Roma, e anche di Fano e che viene ridistribuito ad associazioni e Onlus che assistono persone indigenti. Le tappe della solidarietà sono ben organizzate: il cibo in eccedenza viene portato a basse temperature e confezionato a norma di legge, pronto per essere distribuito.
Poi è il turno dei furgoni di Siticibo: gli alimenti vengono sistemati all’interno di una cella frigorifera fino a quando vengono scaricati e distribuiti. Siticibo è un servizio della Fondazione Banco Alimentare Onlus e lavora a Milano con 40 ristoranti aziendali. Distribuisce ogni anno mediamente 260mila porzioni di cibo cotto a 80 strutture caritatevoli nella provincia di Milano, aiutando circa 30mila persone.
Fonte:http://www.huffingtonpost.it/2016/03/17/food-sharing-quando-il-cibo-e-solidale_n_9459680.html?utm_source=taboola&utm_medium=referral