Franchising, retail, business
03/05/2016
Gli ultimi colpi sono arrivati la scorsa settimana. Dall’altra parte dell’Oceano, Davide Grasso ha scalato i vertici di Converse, brand sportivo del colosso Nike, divenendone presidente e amministratore delegato.
Oltre le Alpi, Fabrizio Malverdi è stato nominato CEO di Agent Provocateur. Prima di approdare alla guida del marchio francese di lingerie, Malverdi aveva già condotto Dior Homme, John Galliano e Givenchy. È dunque un esempio di quanto i manager nazionali continuino a ritagliarsi posizioni di rilievo a livello internazionale nel campo del lusso.
La moda, infatti, continua a essere il comparto in cui maggiormente si fa sentire il potere manageriale italiano. L’Italia piazza i propri condottieri ai vertici di alcuni dei principali gruppi internazionali, principalmente in quelli francesi: Antonio Belloni è direttore generale del numero uno mondiale del lusso Lvmh; nell’altro colosso transalpino, Kering, a capo del marchio di punta, Gucci, c’è Marco Bizzarri in qualità di CEO e presidente; Paolo De Cesare è presidente e CEO di Printemps; Daniela Riccardi al vertice di Baccarat.
Un altro campo di forza italiano è senza dubbio il beauty, ambito in cui Fabrizio Freda guida Estée Lauder, Gianni Pieraccioni è COO di Revlon e Stefano Pessina è a capo di Walgreens Boots (catena Usa di farmaci e prodotti per la bellezza).
Spazi importanti anche nel design, dove Franco Bianchi è presidente e CEO di Haworth (gruppo che controlla anche Poltrona Frau) e Demetrio Apolloni è presidente di Knoll Europe.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2016/05/03/il-lusso-globale-si-affida-ai-manager-italiani-195403/