Franchising, retail, business
04/05/2016
Negozi elettronici, applicazioni per apparati mobili, oppure sistemi di eye-tracking. Sono alcune della storie di innovazione raccolte dalla Liuc per raccontare le avventure post-laurea di alcuni studenti dell’ateneo, ora diventati imprenditori.
L’occasione è quella dei primi 25 anni di storia dell'Università, fondata nel 1991 per volontà dell’Unione Industriali della provincia di Varese. Anniversario che la Liuc ha deciso di festeggiare dando spazio ad alcuni dei suoi laureati (ad oggi oltre 9.000) che hanno creato impresa, diventando fondatori di start up , sia in Italia che all'estero nei più svariati settori. Storie raccolte nel volume «Start up! 25 anni di Università e impresa», presentato in ateneo proprio attraverso le esperienze personali degli ex-studenti.
«Con la nostra SRlabs - racconta Gianluca dal Lago - abbiamo provato a declinare in diversi settori la tecnologia eye tracking, che permette di analizzare i movimento oculari delle persone per avere una mole di dati e informazioni e di utilizzare gli occhi come strumento di controllo di particolari interfacce. La nostra sfida attuale? Integrare questa tecnologia in settori sempre nuovi, dall'automotive alla robotica chirurgica».
«Siamo partiti nel 2011 da un'idea tedesca - spiega Mattia Riva (Dalani.it) - ovvero quella di proporre l'acquisto di prodotti per la casa sul web e da subito abbiamo puntato sull'importanza di ridurre i tempi di acquisto, su un catalogo potenzialmente infinito e su prezzi competitivi. In Italia, nel settore dell'arredamento eravamo già all'avanguardia nella produzione: con Dalani abbiamo dimostrato che ci sono grandi possibilità ed opportunità anche nella promozione e nella distribuzione».
«Dal 2009 - racconta Federico Salmoiraghi di Provorbas - siamo presenti in Romania con una startup che si occupa di facility management: la risposta del mercato, da subito, è stata incredibile. Nel 2012 potevamo già contare su un centinaio di risorse e siamo stati quotati. Ora siamo arrivati a circa 300 unità e stiamo iniziando un percorso di internazionalizzazione della nostra impresa».
Storie e racconti non casuali, perché come ha ricordato Riccardo Comerio, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, la Liuc si trova in una provincia che si caratterizza per l'alta densità imprenditoriale: «7,1 aziende per km quadrato, quasi il doppio rispetto alla media lombarda, oltre il quadruplo se il parametro è l’intera Italia».
«Questo libro - osserva infine il rettore della Liuc Federico Visconti - è una rassegna di idee, tentativi, delusioni ma soprattutto fatti. Si affrontano le difficoltà di chi deve imparare a camminare, si va oltre una montagna di errori da manuale, si vivono con entusiasmo quelli che per i più sarebbero risultati insignificanti. Ci si mette in gioco a Varese tanto quanto ad Agrigento, a Bucarest così come a Toronto. Storie come queste assumono un grande valore simbolico: stimolano a portare (o a riportare) l'attenzione sul mestiere di imprenditore e sul suo contributo allo sviluppo della società civile».
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2016-05-04/alla-liuc-carica-start-up-094729.shtml?uuid=AD95LH