Franchising, retail, business
18/05/2016
iBondis è una nuova piattaforma di lending internazionale per le PMI. Opera in Italia e in Germania e presto aprirà anche agli investitori retail
iBondis, è una nuova piattaforma di lending per le pmi italiane e tedesche che, lanciata in sordina lo scorso marzo, sta preparando i prossimi passi per estendere il servizio a Francia e Spagna e per diventare a tutti gli effetti una piattaforma di peer to peer lending.
Infatti, per ora, possono investire solo gli investitori istituzionali. Ma, come riporta BeBeez.it, il responsabile dello sviluppo Pierpaolo Tiveron, ha anticipato la scorsa settimana a MF che la piattaforma “ragionevolmente entro giugno, permetterà anche agli investitori privati professionali di investire accanto agli investitori istituzionali, che invece sono già presenti. Quanto ai privati non professionali, l’idea c’è, ma se ne parlerà nel 2017”.
Intermediario finanziario autorizzato da FCA (l’autorità di vigilanza britannica), e anche vigilato dalla Consob, iBondis ha avviato l’operatività a inizio anno, mentre lo scorso marzo il fondo di venture capital russo Run Capital ha sottoscritto un importante round di investimento nel capitale della startup, affiancato da altri operatori di venture e da business angel internazionali.
I volumi di richieste stanno raggiungendo picchi di 5 milioni a settimana, che, secondo Tiveron, cominciano ad essere superiori agli impegni di finanziamento raccolti a oggi da parte degli investitori istituzionali. Di qui la ricerca di altri investitori istituzionali interessati e il futuro allargamento ad una base investitori anche retail.
Come riportato sul sito, i prestiti sulla piattaforma iBondis sono divisi in cinque categorie di rischio. Più alto il rischio, più alta la probabilità che la società contraente il prestito incontri delle difficoltà nel ripagare l’ammontare dovuto. Per ogni prestito stimiamo questa probabilità su un periodo di 12 mesi. Tale stima indica la categoria propria di ogni prestito. Le categorie di rischio variano da A+ (meno rischioso) a C- (più rischioso).
La startup ha sviluppato un proprio sistema di rating automatizzato per valutare il rischio di credito delle piccole e medie imprese. Alcuni di questi dati vengono forniti da agenzie di credito indipendenti quali Creditreform, Schufa, CRIF, Cerved ed Experian, altri vengono forniti direttamente dall’impresa soggetta al prestito. Ciò permette di avere una visione complessiva per ogni debitore.
A BeBeez Tiveron ha spiegato che “i finanziamenti sono erogati in 72 ore e possono andare dai 6 ai 60 mesi, per rendimenti lordi che vanno dal 5% al 13% nel caso dei 60 mesi, a seconda del merito di credito dell’azienda debitrice. I finanziamenti possono essere erogati da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 250 mila, ma a breve il massimo sarà portato a un milione. Al momento, il valore del credito medio erogato è circa 75 mila euro con un tasso medio del 7,5%. Per potersi classificare come azienda che richiede un prestito, è necessario soddisfare dei requisiti minimi, che sono un fatturato di almeno 50 mila euro all’anno, un patrimonio di ameno 50 mila euro e almeno due anni di vita”.
Per gli investitori non esistono garanzie specifiche a protezione di eventuali default sviluppate internamente alla piattaforma, ma ha spiegato ancora Tiveron, “iBondis sta finalizzando l’accordo con il Fondo centrale di garanzia per le pmi e questo mi pare che basti, anche perché tutti i finanziamenti che vengono richiesti sono a fronte di una fidejussione personale dell’imprenditore e presto saranno disponibili anche finanziamenti strutturati come mutui e quindi con garanzia reale”.
Fonte:http://www.crowdfundingbuzz.it/piattaforma-lending-le-pmi-italiane-diventera-presto-peer-to-peer/