Franchising, retail, business
21/07/2016
Altro che Brexit. A giugno la disoccupazione in Gran Bretagna è scesa al 4,9% che rappresenta il minimo degli ultimi dieci anni.
In Italia, tanto per capire, siamo all’11,2%. Un grande successo per Londra. Conosciamo già l’obiezione: i dati sono precedenti al referendum e quindi non vale. Obiezione certamente fondata. Tuttavia non si deve dimenticare che da almeno tre mesi l’economia britannica viveva nell’incertezza del voto. Il fatto che l’occupazione abbia toccato il picco nonostante incertezze, sondaggi contradditori e tragedie come l’assassinio della deputata laburista Jo Cox confermano che, come al solito, le analisi degli euro-fanatici erano sbagliate.
Vedremo che cosa accadrà nei prossimi mesi. Secondo il pensiero unico che domina in Europa la Gran Bretagna andrà incontro a momenti terribili. Uno scenario pauroso in cui c’è tutto: mancano solo le minacce di carestia, l’invasione delle cavallette e i focolai di peste bubbonica. E se non dovesse accadere? Come la mettiamo se non ci fosse nessuna catastrofe e, anzi, tutto cominciasse a marciare per il meglio? In attesa che si scateni sul cielo di Londra l’inferno immaginato dagli euro-fanatici dobbiamo segnalare esclusivamente buone notizie: la prima è questa della disoccupazione ai minimi storici, l’altra è l’annuncio che Wells Fargo, colosso Usa del credito ha deciso di investire 300 milioni nell’acquisto della nuova sede di Londra nella convinzione che, comunque, la Gran Bretagna e la Ue manterranno un accordo di libero scambio. D’altronde è proprio questa la strada che il nuovo governo inglese ha deciso di imboccare. Nessuna gabbia come quella costruita a Bruxelles ma intese flessibili in base alle reciproche convenienze.
È la conferma che Europa, l’Unione Europea ed euro sono tre concetti distinti, anche se gli euro fanatici hanno sempre cercato di sovrapporli. Ma l’Europa, intesa come Continente, ci sarà sempre, con le sue tradizioni e la ricchezza delle sue culture. L’Unione Europea è stata costruita solamente per un accordo fra alcuni Paesi e l’euro a sua volta è una moneta adottata da una parte della Ue. Quindi concetti non irreversibilmente legati e la storia insegna che qualsiasi trattato internazionale può sempre essere ripudiato o superato, se si rivela dannoso per gli interessi del popolo. La Gran Bretagna l’ha fatto attraverso un’affermazione di democrazia e al momento nessuno sciame di cavallette è annunciato in volo.
Fonte:http://uneuropadiversa.it/questa-la-brexit-la-disoccupazione-scesa-ai-minimi-storici/