Franchising, retail, business
01/08/2016
“Promossi” tutti gli istituti italiani presi in esame a eccezione di Mps. Messina (Intesa Sanpaolo): “L’Italia è un paese forte e in ripresa e noi vogliamo essere l’acceleratore della crescita”
Risultati più che soddisfacenti per le banche italiane all’indomani degli stress test condotti dall’Eba, l’autorità bancaria europea; un esame condotto su 51 istituti di credito europei e che vede l’italiana Intesa Sanpaolo al top in Europa. Bene anche Banco Popolare e Ubi Banca, promossa anche Unicredit; unico tasto dolente i risultati di Monte dei Paschi.
Il 2016 EU-wide stress test metteva il capitale delle banche alla prova in un ipotetico scenario di shock: del crollo del Pil, del mercato immobiliare, della fiducia dei risparmiatori e di altre variabili. “Il risultato degli stress test rappresenta un passaggio rilevante per Intesa Sanpaolo: siamo i più forti in Europa tra le grandi banche in termini di solidità patrimoniale e i nostri coefficienti superano ampiamente le richieste dei regolatori, anche nello scenario più avverso”, ha commenta Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo. “Inoltre è importante sottolineare anche come Intesa Sanpaolo si ponga come miglior banca europea in termini di bassa leva finanziaria, con una dotazione di risorse liquide in eccesso rispetto ai requisiti previsti al 2018. Sono fattori che ci assegnano un chiaro primato, grazie al quale affrontiamo con la massima serenità una fase ancora complessa per il sistema bancario”.
DIVIDENDI PER AZIONISTI INTESA. Messina ha ricordato, inoltre, come la grande solidità della banca “si basa sulla fiducia della nostra clientela e sul risparmio delle famiglie, pilastro della nostra economia. L’Italia è un paese forte e in ripresa e noi vogliamo essere l’acceleratore della crescita: nel solo primo semestre di quest'anno le erogazioni di credito a medio lungo termine - destinate agli investimenti - sono state pari a 24 miliardi. Il nostro impegno in questa fase si rivolge in maniera speciale alle imprese interessate da una temporanea difficoltà che è possibile superare: dal 2014 sono 40 mila le aziende che con il nostro contributo si sono risanate. Grazie a questa solidità – ha aggiunto Messina – possiamo premiare i nostri azionisti con rendimenti e dividendi significativi, lo abbiamo fatto in questi anni a continueremo a farlo”.