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Curriculum Vitae, i 6 dati da omettere per proteggere la privacy ed evitare brutte sorprese

01ricerca lavoro

08/08/2016
Nella mia carriera professionale nell’ambito della Ricerca e Selezione del Personale, ho letto ed analizzato migliaia (ma direi anche decine di migliaia) di Curriculum Vitae.

Ci sono dei dati personali, inseriti nella quasi totalità dei CV, che non solo sono totalmente inutili ma possono anche essere pericolosi quando cadono in mani sbagliate. E credetemi, le possibilità che ciò avvenga non sono poi così remote. Il CV infatti per la funzione che ha si presta ad essere passato di mano in mano all’interno delle aziende, ad essere proposto dalla agenzie per il lavoro ai loro clienti, ad essere comunque distribuito in maniera tale da rendere molto difficile seguirne gli spostamenti.

Cosa si rischia quando il CV con tutti i suoi dati sfugge dal contesto classico e si trova in mano a chi vuole utilizzarlo per “lucrarci indebitamente”?

Il maggior rischio è il furto di identità. Se nel CV ci sono tutti gli elementi per poter “clonare” una vostra carta di identità fasulla, i rischi sono certamente alti. Il malintenzionato potrebbe accendere un prestito a vostro nome, acquistare qualcosa online con i vostri dati (e non pagarla), vendere qualcosa su siti di ecommerce (e non spedire la merce) usando i vostri dati in qualità di “venditore”, spacciarsi per voi per fare qualsiasi altra nefandezza.

Ho deciso quindi di preparare una “lista” di dati superflui e potenzialmente dannosi che vengono inseriti nel CV:

1) Città di nascita. Consiglio di ometterla, non ha alcuna rilevanza sul vostro percorso professionale. Se pensate che un’azienda possa preferire un “nato in zona” e quindi lo considerate un dato importante (personalmente credo e spero che non esistano aziende che considerano la città di nascita importante ai fini della valutazione) inserite genericamente il capoluogo di provincia o addirittura la regione.

2) Data di nascita completa. In alcuni paesi su cui opero (ad esempio UK) sconsiglio completamente di inserire la data di nascita. In Italia tuttavia ci sono svariate leggi per le quali in fase di selezione del personale l’età è importante (apprendistato fino ad una certa età, sgravi contributivi prima o oltre una certa età, accesso a particolari programmi entro oppure oltre una precisa età, etc…). Personalmente preferisco un sistema più anglosassone, dove l’età non deve contare assolutamente nulla e può sempre essere omessa, ma alla luce della situazione attuale l’anno di nascita in un CV italiano va inserita. Ma perché mai inserire la data di nascita completa di giorno e mese?
Cosa importa ad un selezionatore se siete nati il 23 maggio o il 2 da agosto? Nulla! A meno che non sia interessato al vostro oroscopo (ebbene si, esistono anche questi casi… leggi: – Selezione in base al segno zodiacale, quando la discriminazione è… astrologica ). Per cui consiglio di sostituire il “Data di nascita: 23/05/1980” con “Anno di nascita: 1980”. Vero è che ci sono dei siti con moduli online che chiedono la data completa come obbligatoria (non conosco il motivo, ma credo lo facciano per pura abitudine o per mandarvi auguri automatici il giorno del compleanno) in tal caso potete farci poco, ma fate molta attenzione alla credibilità ed attendibilità del sito in cui state inserendo i dati.

3) Indirizzo completo di casa vostra. Un tempo serviva per ricevere risposte ed aggiornamenti. Oggi nessuno vi manderà una lettera a casa per invitarvi a colloquio o comunicarvi l’esito, ma verrà usata la email o il numero di cellulare. Potete quindi tranquillamente omettere il vostro indirizzo di domicilio, sostituendolo semplicemente con la sola città. Se vivete in una metropoli come Roma o Milano e credete che la zona sia importante affinché il potenziale datore di lavoro possa capire che siete “nelle vicinanze”, inserite semplicemente il nome del quartiere o della zona (ad esempio “Milano zona Famagosta” oppure “Roma Eur”, etc…)

4) Fototessera. Consiglio sempre di inserire una vostra bella foto a colori sul CV, a chi legge piace avere in mente una persona e facilita associare il testo ad un volto. Inoltre aiuta in fase post colloquio il selezionare a ricordare chi siete (potrebbe aver visto decine di persone per una singola posizione). Tuttavia sconsiglio di inserire una foto “seriosa” in formato tessera, in quanto potrebbe essere usata per “clonare” un documento. Molto meglio una bella foto seria e professionale, ma “informale”, in cui siete sorridenti. Meglio se con uno sfondo non neutro (un ufficio, un paesaggio, etc…), come esempio potete guardare le foto che molti professionisti usano su Linkedin, professionali ed efficaci, ma lontane dallo standard delle fototessera per i documenti.

5) Codice fiscale. Assolutamente da evitare. Non serve a nulla sul CV. Attenzione può anche essere “calcolato” da un potenziale malintenzionato. Per generare un codice fiscale (corretto in oltre il 90% dei casi) servono: nome, cognome, città di nascita, data di nascita completa. Per cui se avete seguito i precedenti punti, sarà impossibile generarlo correttamente.

6) Dati bancari e finanziari. È vero che accade raramente che sul CV si inseriscano dati riferiti alla propria carta di credito e conto bancario. Tuttavia metto anche questo in lista poiché può capitare che qualche “truffaldino” li chieda per poter “accreditare” un futuro stipendio. Non fatelo mai.

Su Euspert (il portale di offerte di lavoro che gestisco anche nella sua parte italiana) non esistono nei moduli di inserimento dati i campi per nessun dato di cui sopra, in più invito sempre gli utenti e non inserire tali dati nei CV che spediscono. Un piccolo aiuto per le vostra protezione e privacy.

Autorizzazione al trattamento dei dati personali da inserire nel CV

Non dimenticate infine di inserire in fondo al CV l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. Consiglio di autorizzare solo il trattamento per motivi di selezione, eviterete che qualcuno possa tentare di “vendervi” qualcosa o contattarvi per proporvi viaggi, vacanze, attivazione contratti di energia elettrica o partecipazione ai più disparati corsi di formazione.

Una dicitura corretta può essere:

“ Ai sensi delle attuali normative in tema di protezione dei dati personali, autorizzo al trattamento dei dati presenti nel CV limitatamente alle attività di Ricerca e Selezione del Personale”

Marco Fattizzo – esperto in politiche del lavoro e direttore di Euspert

Fonte:https://news.biancolavoro.it/curriculum-vitae-dati-omettere-proteggere-la-privacy-ed-evitare-brutte-sorprese/

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