Franchising, retail, business
26/08/2016
Prada ha archiviato il primo semestre d’esercizio con utili in calo del 24,7% a 141,9 milioni di euro e ricavi in diminuzione da 1,82 a 1,55 miliardi. L’ebitda del gruppo, controllante dei marchi Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe, si è attestato a 330 milioni di euro, pari al 21% dei ricavi (24% nel primo semestre 2015), mentre l’ebit è stato pari a 214 milioni, vale a dire il 14% dei ricavi (16% nello stesso periodo del 2015).
A livello dei singoli canali di vendita, i ricavi retail hanno registrato una flessione del 16% a cambi costanti a 1,27 miliardi di euro (Europa a -18%, Americhe a -15%, Asia Pacific a -18%, Giappone a -9% e Middle in linea con l’esercizio precedente), mentre il wholesale, con ricavi per 253 milioni, è sostanzialmente in linea con il 2015.
L’azienda ha generato nel periodo in esame un flusso di cassa operativo pari a 267 milioni di euro: “ciò è stato possibile – si legge nel comunicato ufficiale – grazie all’efficiente gestione del capitale circolante, in particolare con azioni volte alla riduzione del magazzino. Tale cash flow ha consentito di finanziare interamente gli investimenti per 108 milioni di euro e di non incidere negativamente sulla posizione finanziaria netta che al 31 luglio 2016 è stata pari a 246 milioni, in miglioramento di 12 milioni rispetto al 31 luglio 2015, anche avendo distribuito 281 milioni di dividendi”.
“Con l’attuazione della prima fase di razionalizzazione dei vari processi operativi e gestionali e con l’avvio di una serie di nuove iniziative che consentiranno al gruppo di rispondere più rapidamente alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione, considero il 2016 un punto di svolta importante”, ha dichiarato nella nota ufficiale Patrizio Bertelli, CEO di Prada, individuando tre principali linee d’azione: l’ampliamento della diffusione della piattaforma online, con priorità a Cina, Hong Kong e Singapore; la ridefinizione dei criteri di composizione dell’offerta; una incisiva revisione del network retail, con chiusure in location non più strategiche e aperture selettive in mercati ad alto potenziale.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2016/08/26/prada-nei-sei-mesi-calano-utili-e-ricavi-199992/