Franchising, retail, business
17/10/2016
Sono numeri che confermano il perdurare della crisi e del calo dei consumi, quelli snocciolati ieri a Milano da Assocasa (il comparto di Federchimica che associa circa 100 imprese nel nostro Paese, con un fatturato globale che supera i 3 miliardi di euro e circa 6mila addetti) in occasione della presentazione del 20° Osservatorio sul mercato dei detergenti e dei prodotti per la casa, realizzato assieme a Nielsen.
Nell’anno terminato lo scorso agosto 2016, le vendite di detergenti e prodotti per la cura della casa sono calate in Italia del 2%, rispetto al -0,6% dei dodici mesi precedenti e a fronte di un +1,5% del food e a una tenuta del toiletry (-0,3%) nello stesso periodo. Una flessione, quella registrata da Assocasa, su cui pesa il crollo dei prodotti disifestanti (-14,5%) che risente fortemente dell’andamento climatico. Ma che indica anche una bassa risposta del settore alle offerte promozionali, che incidono per il 44,9% delle vendite, ben oltre la media del grocery (32,2%).
Complessivamente il comparto casa, con i suoi 3,4 miliardi di giro d’affari, ha visto salire in Italia il ruolo dei drug specialist (i negozi specializzati in prodotti per la cura della casa e della persona, che valgono il 21,7% del mercato) le cui vendite sono aumentate del 5% nell’ultimo anno. In lieve crescita (+0,6%) anche i discount (che pesano però appena il 7,8%) mentre calano di oltre il 3% le vendite di detergenti in iper e supermercati, che assieme rappresentano oltre il 56% dei volumi complessivi.
A livello di segmenti, i dati di Assocasa confermano il trend calante dei vecchi detersivi in polvere (-7,8%) e per bucato a mano (-14,6%) e delle candeggine (-2%) mentre crescono i monodose, i detersivi liquidi, i decalcificanti, i brillantanti, insomma tutti quei prodotti che i nostri nonni neppure conoscevano ma che oggi sono nei carrelli di single e giovani famiglie. «Anche il nostro settore – commenta il presidente di Assocasa, Giorgio Dal Prato – deve spingere sugli investimenti in ricerca e innovazione, per rispondere all’approccio dei nuovi consumatori. Bisogna puntare su prodotti che combattono gli sprechi e promuovono la sostenibilità, la convenienza e la praticità d’uso».
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2016-10-13/si-spende-meno-pulire-casa--194805.shtml?uuid=AD9MF3bB