Franchising, retail, business
14/12/2016
Federico Leproux, amministratore delegato di Gruppo TeamSystem, fa il punto su uno dei cardini per la crescita delle PMI italiane: la trasformazione digitale
Il 2017 sarà un anno chiave nel percorso di trasformazione digitale del nostro sistema di impresa. Dopo aver introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA nel 2016, il quadro normativo ha infatti confermato – proprio nelle scorse settimane – l’introduzione di incentivi per le imprese che utilizzeranno il sistema di fatturazione elettronica negli scambi B2B.
Lo scambio di fatture elettroniche tra aziende ha un grande potenziale di sviluppo: secondo alcuni dati del Politecnico di Milano, infatti, nel 2015 sono state scambiate tra aziende e aziende circa 80 milioni di fatture, che corrispondono appena al 6% del totale delle fatture scambiate ogni anno in Italia.
La scarsa diffusione non dipende dalla mancanza di vantaggi tangibili: scambiare le fatture in modalità digitale, permette significativi risparmi e migliora considerevolmente i processi interni. Perché la diffusione sia estesa è, però, necessario innescare un processo virtuoso che coinvolga tutti i partecipanti. Il ruolo delle Istituzioni, da questo punto di vista, è stato e sarà anche in futuro fondamentale.
D’altronde, introdurre e sostenere l’adozione di processi digitali tra le imprese è il modo migliore per incrementare la produttività che serve per competere sui mercati globali e per tornare a crescere in modo solido.
La fatturazione elettronica, in questo scenario, è un primo importante tassello e può innescare un processo virtuoso, aiutando le imprese a sperimentare concretamente il valore e i benefici del digitale. Perché va chiarito: il digitale non è solo fatturazione elettronica e non è solo riduzione dei costi. Innovare il processo passando al digitale porta con sé un salto di qualità importante, che rende l’azienda più agile e snella attraverso la tecnologia. Con il digitale possiamo rendere i processi più semplici e controllati, ridurre errori, raccogliere molte più informazioni, lavorare in modo integrato, collaborando in modo più sinergico con tutta la filiera, dai clienti ai fornitori, passando per i partner.
Sarà dunque il 2017 l’anno del digitale? Il quadro normativo è positivo e incentiverà sempre più questo percorso, le tecnologie sono disponibili, semplici e affidabili. Investire in trasformazione digitale, però, non significa solo introdurre una nuova tecnologia: in azienda entra una nuova cultura, cambia il modo di lavorare delle persone, cambia il modo di organizzare i processi e gestire le informazioni. Inoltre, deve cambiare il ruolo delle tecnologie e dei sistemi, che non sono più una “spesa necessaria”, ma un investimento strategico. I nostri imprenditori conoscono il valore dell’innovazione, lo dimostrano ogni giorno con il loro successo nel mondo, e una volta dimostrato che il digitale crea valore, certamente lo sfrutteranno al meglio.