Franchising, retail, business
01/01/2017
Saliti nel 2016 gli investimenti in startup (+24%). Anche la base associativa è cresciuta e il 2016 si è chiuso con quasi 2000 iscritti, di cui 500 startup innovative (erano 275 a fine 2015)
L’Associazione che rappresenta l’ecosistema italiano delle startup si è consolidata nel corso del 2016, in linea con quanto avvenuto sul mercato. I dati presentati a fine novembre insieme alla School of Management del Politecnico di Milano (4° Osservatorio Startup Hi-Tech) dicono infatti di una crescita degli investimenti in startup pari al 24%, per un totale di 182 milioni di euro. Anche la base associativa è cresciuta e il 2016 si chiude con quasi 2000 iscritti, di cui 500 sono startup innovative (erano 275 a fine 2015). Sono quattro i fattori principali di questa evoluzione positiva, secondo i riscontri che riceviamo dai nostri associati e che si riassumono in queste parole chiave: policy, comunicazione, internazionalizzazione e open innovation.
Policy
Il manifesto per l’innovazione, divulgato a novembre e frutto di un lungo e proficuo lavoro di coordinamento con altre associazioni dell’ecosistema, conferma l’impegno dell’Associazione per una “manutenzione evolutiva” dell’impianto normativo nato nel 2012 (anno di costituzione di Italia Startup) e per una sua accelerazione, in sintonia con gli importanti provvedimenti contenuti nella legge di bilancio approvata dal Parlamento, con riferimento in particolare a quanto previsto da Industria 4.0. Questa azione strutturale sulla normativa si accompagna sia ad un’attività importante di divulgazione della stessa, in collaborazione con i 12 studi professionali iscritti all’Associazione e con il portale Altalex (parte del Gruppo Wolters Kluwer, associato a Italia Startup), sia ad un contatto consolidato con il MISE e con la Conferenza delle Regioni, per dare attuazione concreta, anche sui territori, a quanto viene indicato sia dal legislatore europeo che da quello italiano.
Comunicazione
Un mix di servizi e di opportunità che offriamo ai soci. La partnership con Mirandola Comunicazione (società che gestisce da anni l’ufficio stampa di Italia Startup) mette a disposizione degli oltre 600 associati persone giuridiche (il servizio non è attivo per le 1300 persone fisiche iscritte) una ricca rassegna stampa quotidiana sull’innovazione e le startup, molto apprezzata dalla base associativa. La collaborazione con la startup associata iPresslive consente la pubblicazione dei comunicati stampa dei soci imprese sia sul portale iPress stesso che su quello di Italia Startup. La collaborazione con Atoka.io, il portale delle imprese italiane, frutto dell’integrazione tra Gruppo Cerved e la startup Spazio Dati (entrambi soci), permette di autoprofilare la propria startup o la propria azienda, inserendo il solo dato della partita IVA e di arricchire il profilo nel tempo con nuove informazioni. Con l’obiettivo di consolidare una mappatura aggiornata delle startup italiane e degli attori dell’ecosistema. I canali social associativi – in primis FB, TW e LN – raggiungono complessivamente oltre 60.000 followers e sono molto graditi dai nostri soci, come strumento divulgativo delle loro iniziative.
Internazionalizzazione
La presenza di Italia Startup e dei suoi soci in alcuni importanti eventi internazionali dedicati all’ecosistema mondiale delle startup è iniziato nel novembre 2014, quando l’allora delegato allo Sviluppo Internazionale, Marco Bicocchi Pichi (oggi Presidente dell’Associazione) organizzò una missione di successo, di 30 startup italiane, ad Unbound Londra. Da allora l’Associazione ha promosso numerose occasioni analoghe, nella logica della delegazione italiana, a Helsinki, Istanbul, Singapore, Tel Aviv, ecc, con grande apprezzamento da parte dei soci coinvolti. L’obiettivo per i prossimi anni – condiviso con i nuovi vertici di ITA – è di ampliare questa partecipazione non solo a eventi tagliati per le startup e con un’impostazione prevalentemente digitale, ma anche a iniziative made in Italy (grandi manifestazioni mondiali dell’automazione, del food, dell’arredo, ecc) nelle quali portare modelli di innovazione di prodotto e di processo, supportati dalle startup italiane.
Open Innovation
Due sono i filoni principali di attività connessi alla contaminazione tra l’industria consolidata e le startup innovative. La prima riguarda alcune call di scouting di startup, promosse in corso d’anno, per conto di soci aziende, finalizzate non solo a identificare giovani imprese di potenziale interesse per l’innovazione dell’impresa matura, ma anche ad avvicinare e conoscere l’ecosistema startup italiano, in primis i soggetti partner quali acceleratori/incubatori, investitori e abilitatori iscritti, con l’obiettivo di identificare quelli più idonei per la propria attività e innovazione. La seconda è relativa all’Industry Advisory Board, organismo consultivo previsto dallo statuto associativo, che riunisce 25 aziende di medie e grandi dimensioni, sia multinazionali che nazionali, tutte accomunate da una forte attenzione per l’innovazione portata dalle startup. Il Board associativo, in collaborazione con Assolombarda, ha promosso la condivisione di alcuni modelli di open innovation e di corporate venture capital delle aziende presenti al tavolo, che hanno poi portato – grazie al contributo scientifico di Ambrosetti e di Cerved – all’elaborazione di un Primo Osservatorio dedicato, che è stato presentato pubblicamente a SMAU Milano a ottobre e che verrà poi divulgato tramite un road show previsto sul territorio nel 2017.
A questi filoni principali va aggiunto un tema di fondo, tipico di ogni contesto associativo, ma di particolare valore per Italia Startup, il cosiddetto networking. L’opportunità cioè per i soci di avere occasioni di incontro, di scambio, di conoscenza e – in ultima istanza – di business, grazie ai gruppi di lavoro, alle riunioni degli organi sociali, ai seminari e agli eventi promossi dall’associazione. Un servizio caratterizzato da una forte componente intangibile (e il cui ritorno è quindi difficilmente quantificabile) ma che forse è il vero valore aggiunto che identifica l’appartenenza ad un’associazione molto viva e in forte evoluzione, quale Italia Startup.
FEDERICO BARILLI
Dal 2012 Segretario Generale di Italia Startup, l’Associazione che aggrega l’ecosistema italiano delle giovani imprese innovative ad alto potenziale di crescita (startup). Tre figli, laurea in lettere, ha alle spalle una qualificata esperienza come general manager di primarie associazioni imprenditoriali nel settore ICT, innovazione e startup.
Fonte:http://openinnovation.startupitalia.eu/54725-20170101-italia-startup-2016