Franchising, retail, business
11/01/2017
Ogni mercoledì, nella pagina «Lo dico al Corriere», verrà pubblicata la richiesta di lavoro da parte di un’azienda, raccontando di imprese, di qualsiasi campo, che faticano a trovare personale.
Ecco la prima, firmata dal fondatore di Eataly: inviate la vostra a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il problema del lavoro viene affrontato, sempre più spesso, con toni esclusivamente polemici, utili solo all’amor proprio di chi li usa. Imprenditori che si lamentano dei lavoratori (secondo loro pigri) e dei costi; disoccupati che si lamentano degli imprenditori e dei politici, convinti che il lavoro sia esclusivamente un diritto e che si possa creare per decreto legge; sindacalisti a cui non va mai bene niente e che pensano che il problema vero sia l’articolo 18; politici che affrontano il problema parlando unicamente dei voucher; commentatori che riducono le cause esclusivamente alla politica; neofobi che maledicono le nuove tecnologie.
A volte mi sembra di vivere in una comunità malata, la cui gran parte dei membri, a qualsiasi livello, passa tutto il tempo ad accusarsi l’un l’altro, dimenticando così di intervenire personalmente per risolvere i problemi. Nessuno pensa di essere parte del difetto: sono sempre gli altri a sbagliare. È così che si va a sbattere. E il lavoro diventa il problema dei problemi quando manca, in particolare in un modello sociale che si basa, come prima mossa, proprio sul lavoro umano, grazie al quale si generano i salari che, spesi, creano i consumi dei beni e dei servizi creati attraverso il lavoro umano, appunto.
Non sto ora ad analizzane le cause. Mi limito a dire che nei 10 anni della sua esistenza Eataly ha generato oltre 5.000 posti di lavoro, di cui circa la metà in Italia. A questi dobbiamo aggiungere svariate centinaia di occupati indiretti nelle moltissime aziende artigiane che producono alta qualità sia per il mercato italiano che per le esportazioni di eccellenze agroalimentari vendute nei nostri Eataly in giro per il mondo. Dal primo giorno abbiamo cercato di riservare il miglior trattamento possibile a questi lavoratori, sia per quanto riguarda inquadramento e retribuzione, sia attraverso molti benefit, come la possibilità di mangiare gratuitamente nei nostri ristoranti e il premio di una quindicesima mensilità. Cito solo i principali.
Siamo sempre alla ricerca di nuove persone che possano aiutare Eataly a migliorare, oppure di accompagnarci nelle nuove aperture. In particolare abbiamo da poco lanciato una campagna «Born to be eatalian». L’obiettivo è quello di trovare giovani che intendano assumere ruoli di tipo manageriale come responsabili delle vendite del Mercato o addirittura di Capo del negozio. Già ne abbiamo di bravi, ma in queste posizioni strategiche sentiamo la necessità di avere una panchina più lunga. Cerchiamo persone che abbiano un’autentica passione per l’alta qualità agroalimentare, che siano laureati in Economia o Ingegneria Gestionale, che abbiano già acquisito un’esperienza nel retail, che sentano di possedere capacità di analisi, organizzative e comunicative, una buona conoscenza dell’inglese e che siano disponibili a muoversi in Italia e all’estero. Inoltre stiamo cercando Responsabili per la Ristorazione, persone capaci di dirigere gruppi di lavoro nel settore del servizio in ristorazione.
Infine siamo sempre alla ricerca, spesso con difficoltà, di persone valide nei settori della bravura artigianale: Cuochi e sottocuochi, Macellai, Addetti ai salumi e formaggi, Panettieri. In questi campi cerchiamo persone che dimostrino di possedere già buone capacità, acquisite scolasticamente o attraverso esperienze lavorative.
Le persone che ritengono di possedere i requisiti che abbiamo indicato sono pregate di andare sul nostro sitowww.eataly.it, troveranno la pagina «Lavora con noi» e potranno facilmente candidarsi nella posizione preferita.
Per inviare le vostre offerte di lavoro, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; oppure con un messaggio sulle pagine Facebook Lo dico al Corriere o Aldo Cazzullo.
Fonte:http://www.corriere.it/cultura/17_gennaio_11/lettera-oscar-farinetti-eataly-cerca-manager-panettieri-a6d0839e-d832-11e6-9dfa-46bea8378d9f.shtml?campaign_id=A100