Franchising, retail, business
17/01/2017
Viaggio nelle botteghe di montagna, dove il lavoro è passione e si tiene aperto con coraggio
Luoghi di incontro e di servizio, non solo attività commerciali. Questo sono i negozi di montagna che stanno scomparendo. I paesi senza le botteghe, i bar, le vetrine di artigiani sono più poveri. La questione è sotto i riflettori, anche se per tante persone che popolano le terre alte è ormai tardi per cambiare le cose.
«Prima hanno distrutto il commercio, la grossa distribuzione ci ha messo in ginocchio, ora si cerca una soluzione, temo che non sia più possibile», dice Gisella Giovannone Mella, che ha 80 anni, da 65 gestisce quello che è l’ultimo negozio di alimentari rimasto in valle Bognanco, in Ossola, e accoglie i suoi clienti 365 giorni l’anno, distribuendo anche depliant e brochure ai visitatori, come se fosse un ufficio turistico.