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Incentivi per l’autoimprenditorialità: nuove imprese a tasso zero

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02/02/2017
Vivere di quello che ti piace fare? È possibile! Finanziamenti a tasso zero e diventi l’imprenditore di te stesso.

Tutti sogniamo di fare delle nostre passioni il nostro lavoro, vivere di quello che ci piace fare; lavorare duramente, ma sentirci del tutto appagati e ripagati, non solo in soldi ma anche in serenità e soddisfazione. Nonostante il mercato del lavoro stagnante e altamente competitivo, la strada per fare davvero quello che si vuole può essere quella di mettersi in proprio, creare qualcosa di solo nostro, a nostra misura, in cui le nostre passioni e la nostra voglia di fare siano valorizzate e completamente ripagate.

Non è facile, si sa, bisogna lottare contro la burocrazia, le scadenze e, magari, le limitate risorse economiche; se è quello che si vuole, però, non bisogna mollare: ci sono occasioni che possono risultare decisive per dare una svolta alla propria vita. Gli incentivi per l’autoimprenditorialità, messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per gli under 35 e per le donne di qualunque età, sono una di quelle possibilità da non lasciarsi scappare.

L’ultima circolare sull’autoimprenditorialità è del 20 gennaio 2017 e riguarda le modalità con cui vengono erogati i benefici. Prima di parlarvi, però, del contenuto di quest’ultima circolare, riassumiamo chi sono i soggetti che possono beneficiare degli incentivi e quali sono le attività finanziabili descritti nel decreto 8 luglio 2015 n. 140.

A chi è rivolto?
Gli incentivi per l’autoimprenditorialità sono rivolti alle imprese: regolarmente iscritte al Registro delle imprese; non sottoposte a procedure di insolvenza, fallimento o liquidazione; rientranti tra quelle che hanno rimborsato gli aiuti, individuati come illegali, della Commissione Europea.
Tali imprese, inoltre, devono:

  • essere costituite sotto forma di società di qualunque tipo, incluse quelle cooperative;
  • avere la metà dei soci e delle quote di partecipazione che appartengono a soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, o donne di qualunque età;
  • essere costituite al massimo da 12 mesi, al momento in cui si presenta la domanda;
  • essere di micro e piccola dimensione (dove per “micro” si intende l’impresa con meno di 10 dipendenti e fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro e per “piccola” si intende l’impresa con meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro);

In cosa consiste?
Il bando prevede la concessione di finanziamenti a tasso zero; le imprese possono richiedere fondi non superiori a 1,5 milioni di euro, fatto salvo i limiti previsti dal regolamento de minimis (che in casi specifici, vincola le imprese al rispetto del limite massimo di 200 mila euro di finanziamenti agevolati, in 3 anni). Il finanziamento concesso, copre il 75% del programma di investimento, mentre il 25% deve essere garantito dall’azienda, con risorse proprie o terze.

I settori che possono essere oggetto dei benefici sono:

  • produzione dei beni nel settore industriale, artigianale e della trasformazione dei prodotti;
  • settore dei servizi;
  • commercio e turismo;
  • attività, riconducibili a più settori, che hanno il fine di valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale o legate all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni ed erogazione di servizi che creano nuove relazioni sociali.

Come fare?
Le modalità di erogazione dei finanziamenti, come anticipato, sono state definite dal Ministero con la circolare del 20 gennaio 2017. Per poter ottenere l’erogazione del finanziamento, il beneficiario deve aprire un conto vincolato, presso una banca che ha aderito alla convenzione tra Abi (Associazione Bancaria Italiana) e Ministero dello Sviluppo Economico. Una volta aperto il conto, l’impresa può richiedere le agevolazioni compilando online, sul sito Invitalia tutta la documentazione necessaria.
Tale documentazione include:

  • documenti che attestano l’esistenza dell’impresa beneficiaria;
  • documenti che attestano la disponibilità dei locali o del terreno su cui realizzare il progetto;
  • documento che attesta il possesso delle autorizzazioni necessarie;
  • dati identificati del conto vincolato;
  • estratto corrente del conto vincolato per attestare la disponibilità del 25% delle risorse;
  • fatture;
  • elenco delle fatture, fornitori e relativi IBAN;
  • indicazione dell’IBAN di un altro conto diverso da quello vincolato;

Entro 60 giorni dalla richiesta, Invitalia dovrà procedere ad erogare il beneficio e a comunicare alla banca la lista dei pagamenti da effettuare.

Già dal 13 gennaio 2016, è possibile presentare la domanda per l’accesso ai fondi, che dovrà contenere i piani di impresa e tutta la documentazione richiesta.

Dopo aver letto tutte le circolari e tutti i decreti dedicati all’autoimprenditorialità, ho due convinzioni: se avete voglia di investire su voi stessi, se volete realizzare un sogno, se avete voglia di mettervi in gioco, i finanziamenti per l’autoimprenditorialità sono un’occasione da non perdere; ma se volete che la possibilità diventi un’occasione concreta, avete bisogno dell’aiuto di un professionista!

Fonte:http://www.magevola.it/impresa/credito-e-opportunita/nazionale/incentivi-per-lautoimprenditorialita-nuove-imprese-a-tasso-zero/

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