Franchising, retail, business
03/02/2017
L’incubatore di startup dello sport inaugurato a Chiavari proprio un anno fa tira le somme del primo anno di attività.
In arrivo la seconda call
Ben 700 mila euro l’investimento complessivo, 100 domande presentate da startup sportive alla prima Call for Ideas, 26 quelle ammesse al Pitch Day, 5 le startup finanziate, 100 gli ospiti in coworking, 100 le proposte presentate nell’ambito di Chiavari Crea Impresa: questi alcuni dei numeri di Wylab, l’incubatore di startup dello sport, unico in Italia, inaugurato a Chiavari proprio un anno fa.
Scommessa vinta
«Una scommessa vinta, non era affatto scontato che il progetto di un incubatore sportivo, nel Tigullio, potesse avere successo – ha dichiarato Antonio Gozzi, ideatore Wylab – questi numeri testimoniano il lavoro fatto e i risultati ottenuti. Ci confrontiamo con altri sette incubatori Sports Tech nel mondo, la maggior parte pubblici, e qualcuno all’inizio ci ha preso per fuori di testa. Noi però eravamo convinti di essere sulla strada giusta perché a livello sportivo il volume d’affari cresce ogni anno, ma i modelli gestionali tecnologici sono poveri e quindi il potenziale di lavoro è altissimo».
La seconda call
E il futuro? «Stiamo lavorando per organizzare a Chiavari un evento in cui inviteremo gli altri incubatori sportivi del mondo e la comunità finanziaria che investe in startup – ha aggiunto Gozzi – lanceremo a fine marzo, inizio aprile, la seconda Call For Ideas alla quale, forti del nome che ci siamo fatti in questi dodici mesi, ci aspettiamo di ricevere tantissime domande. Abbiamo concluso l’iter per diventare l’unico incubatore certificato in Liguria che consentirebbe così alle startup di spendere i voucher nel nostro incubatore. Venivamo da anni in cui la Liguria finanziava se stessa, ovvero gli incubatori Filse neppure certificati: abbiamo spiegato al presidente regionale Giovanni Toti, e all’assessore Edoardo Rixi, che questa cosa non stava né in cielo né in terra; speriamo che si cambi questa situazione e si dia modo agli incubatori privati di poter partecipare, anche loro, all’indiretto finanziamento regionale».
Territorio
Antonio Gozzi ha spiegato inoltre: «La nostra seconda mission era focalizzata sul territorio e per questo abbiamo organizzato “Chiavari Crea Impresa”, una Call for Ideas non rivolta al settore sport. Mai ci saremmo immaginati di ricevere 100 proposte in poco più di due settimane. Questo significa che c’è bisogno di auto imprenditorialità, c’è una popolazione che deve diventare community, persone che aspirano a mettere in campo la propria creatività, alla faccia dei luoghi comuni che rappresentano i giovani liguri desiderosi solo del posto fisso».
Le startup finanziate
Le startup del network di Wylab (e di Wyscout)
Fonte:http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/mondo/2017-02-02/italiani-londra-come-ottenere-residenza-brexit-213358.shtml?uuid=AEZ6kIN&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook