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Il crowdfunding in Italia vale 90 milioni, ma non premia le startup

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25/01/2017
Le piattaforme di crowdfunding italiane hanno raccolto abbastanza. Ma solo 7,6 milioni sono andati a finanziamenti in equity

Da quando esistono, le piattaforme di crowdfunding italiane hanno raccolto poco più di 90 milioni di euro. Ma solo 7,6 sono hanno riguardato finanziamenti in equity. Ovvero la formula riservata a startup e piccole e medie imprese (Pmi) innovative. Come a dire che ogni 10 euro di “collette” digitali, solo 84 centesimi hanno finanziato l’innovazione.

I numeri arrivano da Starteed, azienda attiva nella promozione di campagne di crowdfunding. Che, sul proprio blog, ha pubblicato i risultati di uno studio sulle attività del settore. Dati che dicono che la maggior parte dei fondi raccolti, pari a oltre 56 milioni, sono andati in progetti di social lending. Ovvero in prestiti finalizzati alla realizzazione di un progetto. Bene anche le campagne reward e donation based, capaci di mettere insieme 23 milioni di euro. Mentre 3,2 milioni hanno finanziato campagne do it yourself. Tra le quali, per esempio, c’è il progetto per ricostruire lo stadio del Torino. O per realizzare il Festival internazionale del giornalismo di Perugia.

E le startup? Sono solo 31 quelle che sono riuscite ad ottenere le risorse di cui avevano bisogno attraverso il crowdfunding. Unico aspetto positivo, il fatto che l’importo medio finanziato sulle piattaforme di equity è pari a 243mila euro. Ovvero il valore più alto rispetto alle altre tipologie. A parziale conferma, il fatto che il secondo e il terzo portale per importo medio raccolto sono Next Equity e Assiteca Crowd. Ovvero due realtà dedicate a startup e Pmi innovative.

Fonte:https://www.wired.it/economia/start-up/2017/01/25/crowdfunding-vale-90-milioni-euro-non-premia-le-startup/

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